Author: | Rachele Zaza Padula | ISBN: | 9788881674558 |
Publisher: | Osanna Edizioni | Publication: | June 9, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Rachele Zaza Padula |
ISBN: | 9788881674558 |
Publisher: | Osanna Edizioni |
Publication: | June 9, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Un eroe dei nostri giorni, un martire della fede e della giustizia non può non far breccia nei cuori sensibili. L’arcivescovo Oscar Arnulfo Romero, oggi santo, per le sue scelte sofferte e difficili, personifica l’emblema dei martiri contemporanei. Come in “Sancta Teresia Benedicta a Cruce” e in “Gherardo Della Porta”, l’autrice, introduce il lettore in medias res: Romero, come Maria ai piedi della Croce, innalza il suo umanissimo carme di dolore. Il tempo è quello dell’attesa angosciante, snervante, dilaniante di un destino di morte annunciata: “Minacce di morte incombono/su di voi. Da ogni parte si prepara l’agguato, si trama…”
Eppure, in fondo al cuore, la speranza di allontanare l’amaro calice irradia una flebile luce, nonostante l’amara consapevolezza che “venti di odio e di terrore/s’abbattono” sulla sua martoriata terra dove non c’è “difesa per i poveri/gli indifesi i figli tuoi nel dolore” … Il dramma si dipana agile, leggero grazie al linguaggio altamente lirico, suggestivo per la ricchezza di similitudini (“…come fragili foglie d’ottobre/vortichiamo al vento impetuoso”) e per le immagini plastiche: “… nella notte il pianto dei bambini/orfani, soli in baracche abbandonate,/offende le nostre vite/e accusa il nostro silenzio”. Ancora una volta l’autrice fa breccia nel cuore del lettore, lo seduce, lo avvince lo porta al finale in un sol fiato.
Un eroe dei nostri giorni, un martire della fede e della giustizia non può non far breccia nei cuori sensibili. L’arcivescovo Oscar Arnulfo Romero, oggi santo, per le sue scelte sofferte e difficili, personifica l’emblema dei martiri contemporanei. Come in “Sancta Teresia Benedicta a Cruce” e in “Gherardo Della Porta”, l’autrice, introduce il lettore in medias res: Romero, come Maria ai piedi della Croce, innalza il suo umanissimo carme di dolore. Il tempo è quello dell’attesa angosciante, snervante, dilaniante di un destino di morte annunciata: “Minacce di morte incombono/su di voi. Da ogni parte si prepara l’agguato, si trama…”
Eppure, in fondo al cuore, la speranza di allontanare l’amaro calice irradia una flebile luce, nonostante l’amara consapevolezza che “venti di odio e di terrore/s’abbattono” sulla sua martoriata terra dove non c’è “difesa per i poveri/gli indifesi i figli tuoi nel dolore” … Il dramma si dipana agile, leggero grazie al linguaggio altamente lirico, suggestivo per la ricchezza di similitudini (“…come fragili foglie d’ottobre/vortichiamo al vento impetuoso”) e per le immagini plastiche: “… nella notte il pianto dei bambini/orfani, soli in baracche abbandonate,/offende le nostre vite/e accusa il nostro silenzio”. Ancora una volta l’autrice fa breccia nel cuore del lettore, lo seduce, lo avvince lo porta al finale in un sol fiato.