Author: | Yves-Alexandre Thalmann | ISBN: | 9788862208369 |
Publisher: | Ponte alle Grazie | Publication: | January 31, 2013 |
Imprint: | Ponte alle Grazie | Language: | Italian |
Author: | Yves-Alexandre Thalmann |
ISBN: | 9788862208369 |
Publisher: | Ponte alle Grazie |
Publication: | January 31, 2013 |
Imprint: | Ponte alle Grazie |
Language: | Italian |
A tutti sarà capitato di avere a che fare con qualcuno che ha cercato di convincerci o manipolarci, in modo più o meno esplicito, più o meno in malafede: il proprio partner, un collega o un nostro superiore, un venditore particolarmente ostinato, un familiare. Ma tra convincere e manipolare c’è una differenza sostanziale: mentre la persuasione fa leva su argomentazioni esplicite e ha come obiettivo un accordo fra le parti in gioco, il manipolatore utilizza tutti gli artifici retorici a sua disposizione per condizionare il nostro comportamento o costringerci a cambiare idea. I casi possibili sono infiniti, ma riconducibili a una serie di categorie ben precise: Yves-Alexandre Thalmann, fisico teorico «convertito» alla psicologia e in particolare agli aspetti relazionali e interpersonali, ripercorre con grande chiarezza e abbondanza di esempi una vera e propria fenomenologia del condizionamento linguistico, suggerendo come sottrarci alle illusioni del manipolatore ma anche come impostare una comunicazione efficace, chiara e trasparente, basata sul rispetto reciproco. Come sottolinea Giorgio Nardone nel suo contributo introduttivo, l’autore si inserisce nel filone ormai consolidato della pragmatica della comunicazione, eredità sempre più feconda di studiosi come Gregory Bateson e Paul Watzlawick. Poiché di fatto non possiamo evitare del tutto l’influenza degli effetti pragmatici della comunicazione, dobbiamo acquisire le giuste competenze attraverso «un vero e proprio addestramento all’uso della comunicazione nei suoi aspetti verbali, non verbali e paraverbali». Al di qua di ogni connotazione etica, saper comunicare ci rende liberi e responsabili di fronte ai condizionamenti esterni, così come agli autoinganni di cui spesso siamo vittime.
A tutti sarà capitato di avere a che fare con qualcuno che ha cercato di convincerci o manipolarci, in modo più o meno esplicito, più o meno in malafede: il proprio partner, un collega o un nostro superiore, un venditore particolarmente ostinato, un familiare. Ma tra convincere e manipolare c’è una differenza sostanziale: mentre la persuasione fa leva su argomentazioni esplicite e ha come obiettivo un accordo fra le parti in gioco, il manipolatore utilizza tutti gli artifici retorici a sua disposizione per condizionare il nostro comportamento o costringerci a cambiare idea. I casi possibili sono infiniti, ma riconducibili a una serie di categorie ben precise: Yves-Alexandre Thalmann, fisico teorico «convertito» alla psicologia e in particolare agli aspetti relazionali e interpersonali, ripercorre con grande chiarezza e abbondanza di esempi una vera e propria fenomenologia del condizionamento linguistico, suggerendo come sottrarci alle illusioni del manipolatore ma anche come impostare una comunicazione efficace, chiara e trasparente, basata sul rispetto reciproco. Come sottolinea Giorgio Nardone nel suo contributo introduttivo, l’autore si inserisce nel filone ormai consolidato della pragmatica della comunicazione, eredità sempre più feconda di studiosi come Gregory Bateson e Paul Watzlawick. Poiché di fatto non possiamo evitare del tutto l’influenza degli effetti pragmatici della comunicazione, dobbiamo acquisire le giuste competenze attraverso «un vero e proprio addestramento all’uso della comunicazione nei suoi aspetti verbali, non verbali e paraverbali». Al di qua di ogni connotazione etica, saper comunicare ci rende liberi e responsabili di fronte ai condizionamenti esterni, così come agli autoinganni di cui spesso siamo vittime.