Ma dov'è il Centrafrica?

Nonfiction, Travel, Africa
Cover of the book Ma dov'è il Centrafrica? by Pietro Graziani, Robin Edizioni
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Author: Pietro Graziani ISBN: 9788867406876
Publisher: Robin Edizioni Publication: February 2, 2016
Imprint: Language: Italian
Author: Pietro Graziani
ISBN: 9788867406876
Publisher: Robin Edizioni
Publication: February 2, 2016
Imprint:
Language: Italian

Nell’immaginario collettivo l’Africa è percepita come un continente molto lontano, non ben definito, con limiti geografici poco netti e una natura incontaminata, caratterizzata da guerre, povertà e malattie. In effetti, il continente africano è tutto questo, ma è anche molto di più.
"Ma dov’è il Centrafrica" è il diario di un biologo naturalista che due settimane dopo la laurea viene catapultato in una realtà da lui soltanto immaginata e sognata. Con l’incarico di svolgere una ricerca scientifica, si ritrova nel bel mezzo della savana africana, i cui colori, odori e sapori lo riempiranno di paure, che con il tempo si trasformeranno in emozioni fortissime, dalle quali uscirà una persona diversa, forse non più un ragazzo di 26 anni, ma un giovane uomo.
Le esperienze che vivrà in un Paese a lui sconosciuto saranno molteplici: da quelle positive, come il contatto con una natura maestosa, con persone sorprendenti e con una cultura lontana, semplice e ispiratrice; a quelle più difficili, come la malaria, le preoccupazioni per la mancanza di comunicazione con la famiglia, i rischi per la sua sicurezza durante i colpi di Stato o gli attacchi armati di villaggi limitrofi.
Nel diario vengono esaltate le esperienze e le avventure più significative e interessanti che danno spunto a molte riflessioni. Questo libro “istintivo”, così lo definisce l’autore, è frutto della sua passione per la natura, per la fauna e per la flora, che lo ha portato a riflettere sulla vita e sulla propria persona. Nel corso della narrazione si passa dalla savana del Centrafrica alle montagne dell’Abruzzo, dove l’autore è solito trascorrere le vacanze.
L’auspicio di chi scrive è di stimolare la curiosità del lettore attraverso il racconto di paesaggi spettacolari e degli animali che li abitano, fornendogli una pausa dallo stress e dai ritmi frenetici della vita moderna e l’occasione di riflettere su uno stile di vita più semplice.

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Nell’immaginario collettivo l’Africa è percepita come un continente molto lontano, non ben definito, con limiti geografici poco netti e una natura incontaminata, caratterizzata da guerre, povertà e malattie. In effetti, il continente africano è tutto questo, ma è anche molto di più.
"Ma dov’è il Centrafrica" è il diario di un biologo naturalista che due settimane dopo la laurea viene catapultato in una realtà da lui soltanto immaginata e sognata. Con l’incarico di svolgere una ricerca scientifica, si ritrova nel bel mezzo della savana africana, i cui colori, odori e sapori lo riempiranno di paure, che con il tempo si trasformeranno in emozioni fortissime, dalle quali uscirà una persona diversa, forse non più un ragazzo di 26 anni, ma un giovane uomo.
Le esperienze che vivrà in un Paese a lui sconosciuto saranno molteplici: da quelle positive, come il contatto con una natura maestosa, con persone sorprendenti e con una cultura lontana, semplice e ispiratrice; a quelle più difficili, come la malaria, le preoccupazioni per la mancanza di comunicazione con la famiglia, i rischi per la sua sicurezza durante i colpi di Stato o gli attacchi armati di villaggi limitrofi.
Nel diario vengono esaltate le esperienze e le avventure più significative e interessanti che danno spunto a molte riflessioni. Questo libro “istintivo”, così lo definisce l’autore, è frutto della sua passione per la natura, per la fauna e per la flora, che lo ha portato a riflettere sulla vita e sulla propria persona. Nel corso della narrazione si passa dalla savana del Centrafrica alle montagne dell’Abruzzo, dove l’autore è solito trascorrere le vacanze.
L’auspicio di chi scrive è di stimolare la curiosità del lettore attraverso il racconto di paesaggi spettacolari e degli animali che li abitano, fornendogli una pausa dallo stress e dai ritmi frenetici della vita moderna e l’occasione di riflettere su uno stile di vita più semplice.

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