Author: | Vezio DeLucia | ISBN: | 9788881036813 |
Publisher: | Diabasis | Publication: | March 3, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Vezio DeLucia |
ISBN: | 9788881036813 |
Publisher: | Diabasis |
Publication: | March 3, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Dalla frana di Agrigento del luglio 1966 alla rovinosa ricostruzione dell’Aquila dopo il terremoto dell’aprile 2009; dai sogni del primo centro sinistra alle nefandezze del piano casa di Silvio Berlusconi; dalla salvaguardia di Venezia all’impegno contro l’abusivismo nel Mezzogiorno: quasi mezzo secolo di storia della condizione urbana e del paesaggio raccontata da Vezio De Lucia, una figura di primo piano dell’urbanistica italiana. Ha operato insieme ad Antonio Cederna, Edoardo Detti, Luigi Piccinato, Edoardo Salzano, Luigi Scano e ad altri protagonisti della cultura, della politica, delle associazioni, per il rispetto della legalità e dell’interesse pubblico, e per conferire efficacia alla pianificazione del territorio. Un libro sui generis, fra la cronaca e l’autobiografia, sobrio, puntiglioso, documentato. Ma anche tormentato, soprattutto quando tratta dell’armonia cha pareva ritrovata, e poi nuovamente perduta, della patria napoletana.
Dalla frana di Agrigento del luglio 1966 alla rovinosa ricostruzione dell’Aquila dopo il terremoto dell’aprile 2009; dai sogni del primo centro sinistra alle nefandezze del piano casa di Silvio Berlusconi; dalla salvaguardia di Venezia all’impegno contro l’abusivismo nel Mezzogiorno: quasi mezzo secolo di storia della condizione urbana e del paesaggio raccontata da Vezio De Lucia, una figura di primo piano dell’urbanistica italiana. Ha operato insieme ad Antonio Cederna, Edoardo Detti, Luigi Piccinato, Edoardo Salzano, Luigi Scano e ad altri protagonisti della cultura, della politica, delle associazioni, per il rispetto della legalità e dell’interesse pubblico, e per conferire efficacia alla pianificazione del territorio. Un libro sui generis, fra la cronaca e l’autobiografia, sobrio, puntiglioso, documentato. Ma anche tormentato, soprattutto quando tratta dell’armonia cha pareva ritrovata, e poi nuovamente perduta, della patria napoletana.