Author: | Renzo Barbieri, Studio Montanari | ISBN: | 9788852401039 |
Publisher: | Edizioni if | Publication: | September 26, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Renzo Barbieri, Studio Montanari |
ISBN: | 9788852401039 |
Publisher: | Edizioni if |
Publication: | September 26, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Il primo giugno 1973 il Gruppo Editoriale Iniziative Stampa, GEIS in sigla, pubblica il primo numero di una nuova, sapida collana: Lando. Il simbolo scelto per accompagnare la testata, una testa di gallo, la dice lunga sulla mascolinità del protagonista e non a caso il primo episodio si intitola "Lo sciupafemmine".
Lando è un bullaccio della periferia milanese (divertente il gergo d'epoca in alcuni balloon, "tradotto" in italiano nelle note); "un grande" e un "inimitabile maschio ruspante" come annunciano i testi pubblicitari. Fisicamente ha due tratti che lo contraddistinguono. Un aspetto scimmiesco con un viso ricalcato su quello dello showman Adriano Celentano, e un particolare anatomico che lo rende quasi unico. Lando è sofferente, si fa per dire, di una rarissima forma di poliorchidismo. Cioè è dotato di un terzo testicolo, così come alcuni ritengono lo fosse nel XV secolo il capitano di ventura Bartolomeo Colleoni che, non a caso, Lando cita nel fumetto addirittura come suo probabile antenato.
Queste due caratteristiche, più sceneggiature leggere e irriverenti uscite dalla prolifica penna di Renzo Barbieri, geniale deus ex machina del tascabile per adulti all'italiana, danno a Lando abbastanza "benzina" per rimanere in edicola per oltre un decennio fino al 1984, con ben 204 numeri pubblicati.
La caratterizzazione grafica del personaggio si deve a un service editoriale, lo Studio Montanari per il quale lavorano, oltre al titolare Giuseppe, matite come Gianni Pinaglia, Ernesto Grassani e Giuseppe De Facendis.
Uno dei tascabili per adulti più caratteristici degli anni Settanta e tutt'oggi indimenticato campione del "trash cult".
Il primo giugno 1973 il Gruppo Editoriale Iniziative Stampa, GEIS in sigla, pubblica il primo numero di una nuova, sapida collana: Lando. Il simbolo scelto per accompagnare la testata, una testa di gallo, la dice lunga sulla mascolinità del protagonista e non a caso il primo episodio si intitola "Lo sciupafemmine".
Lando è un bullaccio della periferia milanese (divertente il gergo d'epoca in alcuni balloon, "tradotto" in italiano nelle note); "un grande" e un "inimitabile maschio ruspante" come annunciano i testi pubblicitari. Fisicamente ha due tratti che lo contraddistinguono. Un aspetto scimmiesco con un viso ricalcato su quello dello showman Adriano Celentano, e un particolare anatomico che lo rende quasi unico. Lando è sofferente, si fa per dire, di una rarissima forma di poliorchidismo. Cioè è dotato di un terzo testicolo, così come alcuni ritengono lo fosse nel XV secolo il capitano di ventura Bartolomeo Colleoni che, non a caso, Lando cita nel fumetto addirittura come suo probabile antenato.
Queste due caratteristiche, più sceneggiature leggere e irriverenti uscite dalla prolifica penna di Renzo Barbieri, geniale deus ex machina del tascabile per adulti all'italiana, danno a Lando abbastanza "benzina" per rimanere in edicola per oltre un decennio fino al 1984, con ben 204 numeri pubblicati.
La caratterizzazione grafica del personaggio si deve a un service editoriale, lo Studio Montanari per il quale lavorano, oltre al titolare Giuseppe, matite come Gianni Pinaglia, Ernesto Grassani e Giuseppe De Facendis.
Uno dei tascabili per adulti più caratteristici degli anni Settanta e tutt'oggi indimenticato campione del "trash cult".