Author: | Paul Di Filippo | ISBN: | 9788825408072 |
Publisher: | Delos Digital | Publication: | February 5, 2019 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Paul Di Filippo |
ISBN: | 9788825408072 |
Publisher: | Delos Digital |
Publication: | February 5, 2019 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Fantascienza - romanzo breve (58 pagine) - Antoine de Saint-Exupéry e Jimmy Ballard alla salvezza del mondo in una nuova originale ucronia del maestro del genere
La valle felice alla fine del mondo, del 1997, è tratto, come L’ultimo caso della Taccola, da Lost Pages, una bella raccolta dedicata alle ucronie aventi a protagonisti tutti personaggi famosi. Stavolta è il caso del grande scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry, l’autore del celeberrimo Il piccolo principe. Di Filippo riprende gli exploit aviatori del portentoso Saint-Exupéry, un uomo dalla stazza imponente e dai grandi ideali, coniugando la sua utopistica visione del mondo con le idee di Herbert George Wells in una meravigliosa avventura che è anche una magnifica ricostruzione di un’Africa post-coloniale e lontana nel tempo. Qui alcuni sparuti esuli inglesi, di vetusta e decaduta nobiltà, sopravvivono in un Eden felice ancora non toccato dal morbo epidemico che ha spazzato il resto del mondo civile. Toccherà allo scrittore francese tentare di smuoverli dal loro torpore con la sua esuberante forza e personalità. Non soddisfatto di avere resuscitato Antoine de Saint-Exupéry, Paul di Filippo ci stupisce con un ulteriore tocco geniale in questa piccola gemma, inserendo un giovanissimo Jimmy Ballard nei panni di aviatore di riserva. Il finale, con più d’una punta d’amarezza, non è altro che un sottile rimando proprio alla poetica filosofia di cui è soffuso Il piccolo principe.
Paul Di Filippo è nato nel 1954 a Providence, Rhode Island, la città natale del mitico H.P. Lovecraft. È noto per essere uno scrittore eclettico, originale e mai prevedibile. I suoi racconti spaziano in tutti i sottogeneri della fantascienza e dell’horror. Ha esordito con grande successo nel 1995 con La trilogia Steampunk, a cui hanno fatto seguito dieci romanzi – quasi tutti inediti nel nostro paese – e numerose raccolte di racconti. Il romanzo Un anno nella città lineare, e il suo seguito Una principessa della città lineare, usciti nella collana Robotica, sono tra le massime espressioni della genialità di questo simpatico autore.
Esercita inoltre l’attività di critico letterario per le più importanti riviste americane di sf. Nel 2005 si è poi impegnato nella stesura di testi per fumetti, realizzando la mini serie Beyond the Farthest Precinct illustrata da Jerry Ordway basata sulla serie Top 10 creata da Alan Moore per la America’s Best Comics.
Nella collana Biblioteca di un sole Lontano abbiamo già presentato L’ultimo caso della Taccola, un’ucronia in cui Paul Di Filippo reimmagina a modo suo la vita del grande Franz Kafka nei panni di un supereroe della New York degli anni venti, e Lo stabilimento, che racconta la dura e cupa vita degli abitanti di un pianeta di frontiera, vagamente reminescente delle storie dei suoi antenati nelle fabbriche dell’ottocento americano, o anche di quello inglese più volte descritto nei capolavori di Charles Dickens o di Thomas Hardy.
Fantascienza - romanzo breve (58 pagine) - Antoine de Saint-Exupéry e Jimmy Ballard alla salvezza del mondo in una nuova originale ucronia del maestro del genere
La valle felice alla fine del mondo, del 1997, è tratto, come L’ultimo caso della Taccola, da Lost Pages, una bella raccolta dedicata alle ucronie aventi a protagonisti tutti personaggi famosi. Stavolta è il caso del grande scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry, l’autore del celeberrimo Il piccolo principe. Di Filippo riprende gli exploit aviatori del portentoso Saint-Exupéry, un uomo dalla stazza imponente e dai grandi ideali, coniugando la sua utopistica visione del mondo con le idee di Herbert George Wells in una meravigliosa avventura che è anche una magnifica ricostruzione di un’Africa post-coloniale e lontana nel tempo. Qui alcuni sparuti esuli inglesi, di vetusta e decaduta nobiltà, sopravvivono in un Eden felice ancora non toccato dal morbo epidemico che ha spazzato il resto del mondo civile. Toccherà allo scrittore francese tentare di smuoverli dal loro torpore con la sua esuberante forza e personalità. Non soddisfatto di avere resuscitato Antoine de Saint-Exupéry, Paul di Filippo ci stupisce con un ulteriore tocco geniale in questa piccola gemma, inserendo un giovanissimo Jimmy Ballard nei panni di aviatore di riserva. Il finale, con più d’una punta d’amarezza, non è altro che un sottile rimando proprio alla poetica filosofia di cui è soffuso Il piccolo principe.
Paul Di Filippo è nato nel 1954 a Providence, Rhode Island, la città natale del mitico H.P. Lovecraft. È noto per essere uno scrittore eclettico, originale e mai prevedibile. I suoi racconti spaziano in tutti i sottogeneri della fantascienza e dell’horror. Ha esordito con grande successo nel 1995 con La trilogia Steampunk, a cui hanno fatto seguito dieci romanzi – quasi tutti inediti nel nostro paese – e numerose raccolte di racconti. Il romanzo Un anno nella città lineare, e il suo seguito Una principessa della città lineare, usciti nella collana Robotica, sono tra le massime espressioni della genialità di questo simpatico autore.
Esercita inoltre l’attività di critico letterario per le più importanti riviste americane di sf. Nel 2005 si è poi impegnato nella stesura di testi per fumetti, realizzando la mini serie Beyond the Farthest Precinct illustrata da Jerry Ordway basata sulla serie Top 10 creata da Alan Moore per la America’s Best Comics.
Nella collana Biblioteca di un sole Lontano abbiamo già presentato L’ultimo caso della Taccola, un’ucronia in cui Paul Di Filippo reimmagina a modo suo la vita del grande Franz Kafka nei panni di un supereroe della New York degli anni venti, e Lo stabilimento, che racconta la dura e cupa vita degli abitanti di un pianeta di frontiera, vagamente reminescente delle storie dei suoi antenati nelle fabbriche dell’ottocento americano, o anche di quello inglese più volte descritto nei capolavori di Charles Dickens o di Thomas Hardy.