La rosa bianca

L'amore oltre ogni sfumatura

Se nell'oscurità di una segreta, di un dungeon, tra candele e gemiti, tra torture e piaceri, tra umori, lacrime e desideri inesprimibili, esistesse una luce più forte dei quella, accecante, del sole? Se questa luce fosse, in fin dei conti, una forma d'amore così intensa da bruciare in cenere ogni anima che ne viene avvolta? Cosa sareste disposti a giocarvi per guadagnare un Paradiso perduto? Cosa siete disposti a dare per conquistare, in un solo attimo d'estasi, l'immortalità?

Su questa corda rossa, su questa domanda e sulle sue risposte, si svolge la storia di una vita trascorsa nel mondo oscuro del sadomaso raccontata, una volta tanto, dal punto di vista di un Master. Non ci sono castelli con segrete tra Milano e Roma, tra Losanna e Londra, ma non mancano - nel racconto a volte asciutto e crudo, a volte lirico - fruste e catene, corde e dolore, piacere, punizioni che hanno la forma del premio, premi che trasfigurano in punizione. Sul filo dell'erotografia senza concessioni alla pornografia, sul filo della filosofia senza concessioni alla speculazione, sull'abisso dell'etica senza concessioni alla morale, un romanzo quasi autobiografico che ci trascina in cascata dall'oscurità dei dubbi e degli albori del sadomaso in Italia ai giorni nostri, ci scaraventa in sontuosi appartamenti privati e in feste pubbliche, ci apre sipari sulla realtà vissuta; un romanzo nel quale s'illumina con i sentimenti un mondo che, altrimenti, resterebbe chiuso nel cerchio buio di mura impenetrabili, dietro la cortina di ferro di fantasie, a volte tiepide, a volte morbose e mai reali.

Impietoso, lirico, sofferto e guadagnato come ogni colpo di frusta che segna la schiena delle sue schiave, Maurizio Salinas ci apre i cancelli del suo universo e ci invita a conoscere, con lui, gli splendori e le miserie di un mondo che porta in sé l'ombra dell'assoluto e l'assoluta illuminazione.