Pur nella sua spiccata originalità, La monaca rivela l’influenza dei romanzi di Richardson – Clarissa e Pamela – di cui Diderot fu grande ammiratore. Figlia adulterina di una famiglia aristocratica, Suzanne è costretta a diventare monaca. La sua incrollabile volontà di ribellione e infine la fuga non sortiscono però liberazione: la sventurata è perseguitata e torturata dalla sprezzante riprovazione della società. La società delle famiglie fondate sul denaro, dei conventi fondati sulla violenta complicità tra guardiane e giovani recluse, della religione a garanzia della frustrazione dei bisogni vitali. Sostenuto da un’analisi psicologica straordinariamente audace e penetrante, focoso e misurato a un tempo, ravvivato da una profonda umanità, è considerato fra i migliori racconti di Diderot.
Pur nella sua spiccata originalità, La monaca rivela l’influenza dei romanzi di Richardson – Clarissa e Pamela – di cui Diderot fu grande ammiratore. Figlia adulterina di una famiglia aristocratica, Suzanne è costretta a diventare monaca. La sua incrollabile volontà di ribellione e infine la fuga non sortiscono però liberazione: la sventurata è perseguitata e torturata dalla sprezzante riprovazione della società. La società delle famiglie fondate sul denaro, dei conventi fondati sulla violenta complicità tra guardiane e giovani recluse, della religione a garanzia della frustrazione dei bisogni vitali. Sostenuto da un’analisi psicologica straordinariamente audace e penetrante, focoso e misurato a un tempo, ravvivato da una profonda umanità, è considerato fra i migliori racconti di Diderot.