Author: | Edgar Wallace | ISBN: | 9788898137459 |
Publisher: | Edizioni Falsopiano | Publication: | January 17, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Edgar Wallace |
ISBN: | 9788898137459 |
Publisher: | Edizioni Falsopiano |
Publication: | January 17, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Che cosa contiene di così straordinario questo libro onnipotente, Il Libro di ogni potere, per seminare solo morte e violenza attorno a sé? Quali incantesimi e malefici è in grado di provocare a chi lo possiede o a chi cerca di venirne in possesso? È un oscuro, strano "sacerdote" del male, l'ebreo Israel Kensky a custodirlo gelosamente, ma dovrà lottare con tutte le sue forze per non soccombere a forze altrettanto oscure, desiderose di utilizzare le pagine di quel bizzarro volume solo per ricavarne maggiori poteri e ricchezze. In un intrigo ricco di personaggi e di colpi di scena, Edgar Wallace tesse alla sua maniera la trama, geniale, di una terribile tragedia umana, solo apparentemente giocata sul registro del thriller. Ciò che resta è un non luogo narrativo dove la lotta fra bene e male si risolve, ancora una volta, nella inevitabile considerazione che la bestialità umana non ha né colore politico, né religione né razza.
Che cosa contiene di così straordinario questo libro onnipotente, Il Libro di ogni potere, per seminare solo morte e violenza attorno a sé? Quali incantesimi e malefici è in grado di provocare a chi lo possiede o a chi cerca di venirne in possesso? È un oscuro, strano "sacerdote" del male, l'ebreo Israel Kensky a custodirlo gelosamente, ma dovrà lottare con tutte le sue forze per non soccombere a forze altrettanto oscure, desiderose di utilizzare le pagine di quel bizzarro volume solo per ricavarne maggiori poteri e ricchezze. In un intrigo ricco di personaggi e di colpi di scena, Edgar Wallace tesse alla sua maniera la trama, geniale, di una terribile tragedia umana, solo apparentemente giocata sul registro del thriller. Ciò che resta è un non luogo narrativo dove la lotta fra bene e male si risolve, ancora una volta, nella inevitabile considerazione che la bestialità umana non ha né colore politico, né religione né razza.