La figlia del boia e il diavolo di Bamberga

Fiction & Literature, Historical, Literary
Cover of the book La figlia del boia e il diavolo di Bamberga by Oliver Pötzsch, Neri Pozza
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Author: Oliver Pötzsch ISBN: 9788854517301
Publisher: Neri Pozza Publication: June 1, 2018
Imprint: Neri Pozza Language: Italian
Author: Oliver Pötzsch
ISBN: 9788854517301
Publisher: Neri Pozza
Publication: June 1, 2018
Imprint: Neri Pozza
Language: Italian

Baviera, 1668. Jakob Kuisl, il boia di Schongau, è in viaggio con la sua famiglia verso Bamberga, per presenziare alle nozze del fratello Bartholomäus e fare visita al figlio Georg, che sotto l’ala dello zio sta compiendo l’apprendistato per imparare il mestiere di boia. Nella foresta piove a dirotto e una fila di carri e barrocci diretti alla città vescovile ostruisce la strada. Dinanzi a un guado del fiume Regnitz, carrettieri e contadini, riuniti in semicerchio, osservano qualcosa. Incuriosita, Magdalena, la figlia del boia, si fa largo tra la folla: nella melma lambita dall’acqua affiora il braccio destro mozzato di un uomo. Qualcuno mormora che nella foresta di Hauptsmoor si aggira un mostro, una creatura dalle sembianze demoniache venuta direttamente dall’inferno. Raggiunta Bamberga, la famiglia Kuisl resta sbigottita dallo stato di abbandono e degrado in cui versa la città: gli edifici, soprattutto quelli patrizi, hanno le finestre sprangate da assi, ad alcuni manca la porta e dove un tempo c’erano magnifici vetri soffiati ora si spalancano buchi neri. Arrivati a casa di Bartholomäus, Jakob Kuisl apprende dal fratello che un clima di inquisizione grava sulla città, due donne sono sparite di recente senza lasciare traccia e il vecchio Schwarzkontz non è più tornato da un viaggio a Norimberga. Dopo il ritrovamento di un braccio mozzato e di una gamba rosicchiata dai topi alla deriva sul fiume Regnitz, il panico regna. Gli abitanti di Bamberga credono che sia opera del demonio, soprattutto da quando una creatura irsuta è stata vista aggirarsi di notte tra i vicoli. Jakob Kuisl si rifiuta di credere a una simile superstizione e, insieme alla figlia, decide di indagare sul caso; un caso curiosamente legato alle abitazioni in rovina, testimoni silenziose di un crimine violento, forse il più violento che quelle contrade abbiano mai visto: il processo alle streghe di Bamberga.

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Baviera, 1668. Jakob Kuisl, il boia di Schongau, è in viaggio con la sua famiglia verso Bamberga, per presenziare alle nozze del fratello Bartholomäus e fare visita al figlio Georg, che sotto l’ala dello zio sta compiendo l’apprendistato per imparare il mestiere di boia. Nella foresta piove a dirotto e una fila di carri e barrocci diretti alla città vescovile ostruisce la strada. Dinanzi a un guado del fiume Regnitz, carrettieri e contadini, riuniti in semicerchio, osservano qualcosa. Incuriosita, Magdalena, la figlia del boia, si fa largo tra la folla: nella melma lambita dall’acqua affiora il braccio destro mozzato di un uomo. Qualcuno mormora che nella foresta di Hauptsmoor si aggira un mostro, una creatura dalle sembianze demoniache venuta direttamente dall’inferno. Raggiunta Bamberga, la famiglia Kuisl resta sbigottita dallo stato di abbandono e degrado in cui versa la città: gli edifici, soprattutto quelli patrizi, hanno le finestre sprangate da assi, ad alcuni manca la porta e dove un tempo c’erano magnifici vetri soffiati ora si spalancano buchi neri. Arrivati a casa di Bartholomäus, Jakob Kuisl apprende dal fratello che un clima di inquisizione grava sulla città, due donne sono sparite di recente senza lasciare traccia e il vecchio Schwarzkontz non è più tornato da un viaggio a Norimberga. Dopo il ritrovamento di un braccio mozzato e di una gamba rosicchiata dai topi alla deriva sul fiume Regnitz, il panico regna. Gli abitanti di Bamberga credono che sia opera del demonio, soprattutto da quando una creatura irsuta è stata vista aggirarsi di notte tra i vicoli. Jakob Kuisl si rifiuta di credere a una simile superstizione e, insieme alla figlia, decide di indagare sul caso; un caso curiosamente legato alle abitazioni in rovina, testimoni silenziose di un crimine violento, forse il più violento che quelle contrade abbiano mai visto: il processo alle streghe di Bamberga.

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