Author: | Stig Dalager | ISBN: | 9788870914368 |
Publisher: | Iperborea | Publication: | May 2, 2016 |
Imprint: | Iperborea | Language: | Italian |
Author: | Stig Dalager |
ISBN: | 9788870914368 |
Publisher: | Iperborea |
Publication: | May 2, 2016 |
Imprint: | Iperborea |
Language: | Italian |
Copenaghen 1855, un uomo entra nell’ospedale cittadino e dice di essere pronto per morire, ha solo 42 anni e il volto noto di Søren Kierkegaard. Filosofo e scrittore tra i più controversi della sua epoca, seduttore e martire, esistenzialista ante litteram e teologo ribelle alla Chiesa istituita, Kierkegaard è giunto al termine di un’esistenza estrema e paradossale, messa in gioco fino in fondo alla ricerca di un’unità più alta di corpo e spirito, e ora che sta per concludersi la «battaglia», la ripercorre dall’inizio alla luce dei propri dissidi e delle due figure che l’hanno segnata: il padre, con la sua religiosità severa, chiusa in un tormentato senso della colpa e del dovere, e Regine Olsen, il suo grande amore, che conquista e poi abbandona perché rimanga un ideale da inseguire per il resto della vita, un sacrificio in nome della sua missione, fino a dire: «Tutto quello che ho scritto, l’ho scritto per lei.» Attraverso i diari, le lettere e l’impetuosa produzione letteraria, Dalager racconta l’uomo dietro un filosofo che ha tratto il suo pensiero da un personale percorso di vita: dai limiti dell’edonismo alla vertigine della scelta etica, dall’impossibilità della conoscenza al «salto» nella fede in cui può appagare il suo bisogno di infinito. E a partire da questo intreccio di filosofia e vita ritrae un precursore della sensibilità contemporanea, che ha opposto a ogni sistema l’urgenza di sondare l’individuo, definendosi «un soldato di frontiera» e un poeta-pensatore, il poeta dell’amore, del pensiero e della fede.
Copenaghen 1855, un uomo entra nell’ospedale cittadino e dice di essere pronto per morire, ha solo 42 anni e il volto noto di Søren Kierkegaard. Filosofo e scrittore tra i più controversi della sua epoca, seduttore e martire, esistenzialista ante litteram e teologo ribelle alla Chiesa istituita, Kierkegaard è giunto al termine di un’esistenza estrema e paradossale, messa in gioco fino in fondo alla ricerca di un’unità più alta di corpo e spirito, e ora che sta per concludersi la «battaglia», la ripercorre dall’inizio alla luce dei propri dissidi e delle due figure che l’hanno segnata: il padre, con la sua religiosità severa, chiusa in un tormentato senso della colpa e del dovere, e Regine Olsen, il suo grande amore, che conquista e poi abbandona perché rimanga un ideale da inseguire per il resto della vita, un sacrificio in nome della sua missione, fino a dire: «Tutto quello che ho scritto, l’ho scritto per lei.» Attraverso i diari, le lettere e l’impetuosa produzione letteraria, Dalager racconta l’uomo dietro un filosofo che ha tratto il suo pensiero da un personale percorso di vita: dai limiti dell’edonismo alla vertigine della scelta etica, dall’impossibilità della conoscenza al «salto» nella fede in cui può appagare il suo bisogno di infinito. E a partire da questo intreccio di filosofia e vita ritrae un precursore della sensibilità contemporanea, che ha opposto a ogni sistema l’urgenza di sondare l’individuo, definendosi «un soldato di frontiera» e un poeta-pensatore, il poeta dell’amore, del pensiero e della fede.