Author: | AA. VV. | ISBN: | 9788849292565 |
Publisher: | Gangemi Editore | Publication: | January 3, 2016 |
Imprint: | Gangemi Editore | Language: | Italian |
Author: | AA. VV. |
ISBN: | 9788849292565 |
Publisher: | Gangemi Editore |
Publication: | January 3, 2016 |
Imprint: | Gangemi Editore |
Language: | Italian |
Il 20 settembre 1870 quando i primi bersaglieri italiani entrarono a Roma, di fatto si realizzò l'Unità dell'Italia intesa come nazione culturale. La Città Eterna aveva svolto lungo i secoli una inequivocabile funzione di simbolo non solo per l'Italia, ma anche per l'Europa. La tradizione classica dell'antichità aveva contrassegnato per secoli la cultura e ispirato l'attività di poeti e scrittori. La tradizione cristiana aveva gettato le sue radici all'interno di questo territorio solcato dal Tevere custodendo le spoglie degli apostoli Pietro e Paolo e divenendo la naturale sede del pontefice. La cultura umanistica e rinascimentale aveva così iniziato a recuperare tutte queste valenze storiche e culturali rileggendole in modo diverso e caricando di significati moderni il patrimonio del passato. Tutto questo trovò in quel 20 settembre di 140 anni fa la sua naturale e logica conclusione. Non a caso Cavour dichiarò che tutta la storia di Roma dal tempo dei Cesari al giorno d'oggi è la storia di una città la cui importanza si estende infinitamente al di là del suo territorio, di una città, cioè destinata ad essere la capitale di un grande stato. In questa affermazione viveva la consapevolezza che la grandezza di Roma risiedeva proprio nella sua capacità di integrare culture e tradizioni diverse e di essere davvero in simbolo culturale di una nazione, l'Italia, che finalmente proprio durante il Risorgimento era riuscita a trovare quella unità che era stata a lungo vagheggiata. E in questo concetto stava l'Idea di Roma. Questa iniziativa vuole dar conto di tutto questo lungo e secolare percorso cercando di far vedere come la tradizione e l'ideale di Roma, intesa come simbolo nazionale condiviso, corra lungo tutta lo storia italiana. Una storia che di certo non finisce con breccia di Porta Pia ma che continua durante il XX secolo con le utopie urbane, avveniristiche e metafisiche, dell'E42 e prosegue il suo percorso durante le Olimpiadi del 1960 quando il passaggio della fiaccola olimpica tra i monumenti classici e cristiani sembrò sancire il trionfo della continuità ininterrotta di una secolare tradizione culturale. Il volume è a cura di Marco Pizzo ed Emanuele Martinez.
Il 20 settembre 1870 quando i primi bersaglieri italiani entrarono a Roma, di fatto si realizzò l'Unità dell'Italia intesa come nazione culturale. La Città Eterna aveva svolto lungo i secoli una inequivocabile funzione di simbolo non solo per l'Italia, ma anche per l'Europa. La tradizione classica dell'antichità aveva contrassegnato per secoli la cultura e ispirato l'attività di poeti e scrittori. La tradizione cristiana aveva gettato le sue radici all'interno di questo territorio solcato dal Tevere custodendo le spoglie degli apostoli Pietro e Paolo e divenendo la naturale sede del pontefice. La cultura umanistica e rinascimentale aveva così iniziato a recuperare tutte queste valenze storiche e culturali rileggendole in modo diverso e caricando di significati moderni il patrimonio del passato. Tutto questo trovò in quel 20 settembre di 140 anni fa la sua naturale e logica conclusione. Non a caso Cavour dichiarò che tutta la storia di Roma dal tempo dei Cesari al giorno d'oggi è la storia di una città la cui importanza si estende infinitamente al di là del suo territorio, di una città, cioè destinata ad essere la capitale di un grande stato. In questa affermazione viveva la consapevolezza che la grandezza di Roma risiedeva proprio nella sua capacità di integrare culture e tradizioni diverse e di essere davvero in simbolo culturale di una nazione, l'Italia, che finalmente proprio durante il Risorgimento era riuscita a trovare quella unità che era stata a lungo vagheggiata. E in questo concetto stava l'Idea di Roma. Questa iniziativa vuole dar conto di tutto questo lungo e secolare percorso cercando di far vedere come la tradizione e l'ideale di Roma, intesa come simbolo nazionale condiviso, corra lungo tutta lo storia italiana. Una storia che di certo non finisce con breccia di Porta Pia ma che continua durante il XX secolo con le utopie urbane, avveniristiche e metafisiche, dell'E42 e prosegue il suo percorso durante le Olimpiadi del 1960 quando il passaggio della fiaccola olimpica tra i monumenti classici e cristiani sembrò sancire il trionfo della continuità ininterrotta di una secolare tradizione culturale. Il volume è a cura di Marco Pizzo ed Emanuele Martinez.