Nei primi vent’anni del Novecento la cultura europea è percorsa da trasformazioni radicali, i cui effetti giungono sino ai nostri giorni. Decisiva in quella fase appare l’influenza di Arthur Schopenhauer e Friedrich Nietzsche, un’influenza profonda e diffusa che, al di là dell’arena filosofica, si esercita anche nelle arti figurative e nella letteratura. Nella scia del loro pensiero si forma la convinzione che sia necessario ricostruire i fondamenti stessi del rapporto tra l’uomo e la natura, tra la scienza e l’arte. Il libro racconta quel fermento, che vede accomunati nella stessa visione, utopica e mistica a un tempo, personaggi come Lukács, Bloch, Simmel, Rilke, Wittgenstein, Schönberg, Klee: tutti in varia misura segnati dalla consapevolezza di un mutamento epocale che ebbe il suo avvio negli anni Dieci, con la nascita dell’arte astratta.
Nei primi vent’anni del Novecento la cultura europea è percorsa da trasformazioni radicali, i cui effetti giungono sino ai nostri giorni. Decisiva in quella fase appare l’influenza di Arthur Schopenhauer e Friedrich Nietzsche, un’influenza profonda e diffusa che, al di là dell’arena filosofica, si esercita anche nelle arti figurative e nella letteratura. Nella scia del loro pensiero si forma la convinzione che sia necessario ricostruire i fondamenti stessi del rapporto tra l’uomo e la natura, tra la scienza e l’arte. Il libro racconta quel fermento, che vede accomunati nella stessa visione, utopica e mistica a un tempo, personaggi come Lukács, Bloch, Simmel, Rilke, Wittgenstein, Schönberg, Klee: tutti in varia misura segnati dalla consapevolezza di un mutamento epocale che ebbe il suo avvio negli anni Dieci, con la nascita dell’arte astratta.