Kemet - Storia dell'Antico Egitto

Nonfiction, History, Ancient History, Egypt
Cover of the book Kemet - Storia dell'Antico Egitto by Leonardo Paolo Lovari, Harmakis Edizioni
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Author: Leonardo Paolo Lovari ISBN: 9788898301355
Publisher: Harmakis Edizioni Publication: January 19, 2016
Imprint: Language: Italian
Author: Leonardo Paolo Lovari
ISBN: 9788898301355
Publisher: Harmakis Edizioni
Publication: January 19, 2016
Imprint:
Language: Italian

La civiltà egiziana, fiorita lungo le rive del Nilo per circa 3000 anni, fu una delle più straordinarie e durature del mondo antico. Ancora oggi, trascorsi due millenni dal suo tramonto, essa continua a esercitare un notevole fascino. Gli Egizi hanno lasciato molte tracce della loro cultura, grazie anche al clima secco del deserto che le ha conservate nei secoli. La Sfìnge e molte piramidi, le mummie, le maschere funerarie, le decorazioni sepolcrali, i papiri, sono così state preservate dalla distruzione, la sorte comune di tante antiche vestigia. L’Egitto è infatti noto
anche con il nome di “dono del Nilo”, perché le piene del fiume depositavano sui campi uno strato di fertile limo, vitale per la crescita delle colture. Già in età preistorica, i primi abitanti impararono a seminare e piantare le loro messi nei campi ancora coperti dal limo dopo che le acque si erano ritirate. I raccolti,
quasi sempre abbondanti, permisero a quella civiltà di prosperare e di raggiungere uno splendore mai conosciuto prima. Gli antichi Egizi chiamarono la fertile valle del Nilo kemet, “terra nera”, e se stessi remet-en-kemet, “il popolo della terra nera”, mentre il deserto che circonda il paese fu detto deshret, “la terra rossa”.

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La civiltà egiziana, fiorita lungo le rive del Nilo per circa 3000 anni, fu una delle più straordinarie e durature del mondo antico. Ancora oggi, trascorsi due millenni dal suo tramonto, essa continua a esercitare un notevole fascino. Gli Egizi hanno lasciato molte tracce della loro cultura, grazie anche al clima secco del deserto che le ha conservate nei secoli. La Sfìnge e molte piramidi, le mummie, le maschere funerarie, le decorazioni sepolcrali, i papiri, sono così state preservate dalla distruzione, la sorte comune di tante antiche vestigia. L’Egitto è infatti noto
anche con il nome di “dono del Nilo”, perché le piene del fiume depositavano sui campi uno strato di fertile limo, vitale per la crescita delle colture. Già in età preistorica, i primi abitanti impararono a seminare e piantare le loro messi nei campi ancora coperti dal limo dopo che le acque si erano ritirate. I raccolti,
quasi sempre abbondanti, permisero a quella civiltà di prosperare e di raggiungere uno splendore mai conosciuto prima. Gli antichi Egizi chiamarono la fertile valle del Nilo kemet, “terra nera”, e se stessi remet-en-kemet, “il popolo della terra nera”, mentre il deserto che circonda il paese fu detto deshret, “la terra rossa”.

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