Author: | Franco Perrelli | ISBN: | 9788874703630 |
Publisher: | Edizioni di Pagina | Publication: | May 8, 2014 |
Imprint: | Edizioni di Pagina | Language: | Italian |
Author: | Franco Perrelli |
ISBN: | 9788874703630 |
Publisher: | Edizioni di Pagina |
Publication: | May 8, 2014 |
Imprint: | Edizioni di Pagina |
Language: | Italian |
«Le colonne della società», opera che Henrik Ibsen pubblica nell'ottobre del 1877, inaugura il grande ciclo dei suoi drammi borghesi, e, non a caso, per tecnica e per temi, lascerà una profonda impressione sia sul pubblico sia sugli intellettuali e gli artisti del tempo. Al di là di questo contingente successo, «Le colonne della società» è un grande e complesso dramma sul tema dell'ipocrisia sociale (davvero degno del «Tartufo» di Molière) e dell'onestà pubblica, tutt'altro che risolto in semplici termini moralistici o positivisticamente ottimistici, ma pregno d'implicazioni dostoevskiane, che illuminano la complessità dell'essere umano e la lotta fra il bene e il male che agita la coscienza di ognuno. L’opera pertanto - con Le parole di Ibsen - vuole “mostrare che la falsità non sta nelle istituzioni; bensì nell'individuo sociale medesimo; che sono L'interiorità umana, La vita dell'anima, che debbono essere purificate ed emancipate; che non sono le libertà esteriori, che vanno perseguite,bensì la personale liberazione dello spirito, e che ciò può solo essere acquisito e fatto proprio dall'uomo stesso con una condotta che abbia come base e riferimento La verità”.
«Le colonne della società», opera che Henrik Ibsen pubblica nell'ottobre del 1877, inaugura il grande ciclo dei suoi drammi borghesi, e, non a caso, per tecnica e per temi, lascerà una profonda impressione sia sul pubblico sia sugli intellettuali e gli artisti del tempo. Al di là di questo contingente successo, «Le colonne della società» è un grande e complesso dramma sul tema dell'ipocrisia sociale (davvero degno del «Tartufo» di Molière) e dell'onestà pubblica, tutt'altro che risolto in semplici termini moralistici o positivisticamente ottimistici, ma pregno d'implicazioni dostoevskiane, che illuminano la complessità dell'essere umano e la lotta fra il bene e il male che agita la coscienza di ognuno. L’opera pertanto - con Le parole di Ibsen - vuole “mostrare che la falsità non sta nelle istituzioni; bensì nell'individuo sociale medesimo; che sono L'interiorità umana, La vita dell'anima, che debbono essere purificate ed emancipate; che non sono le libertà esteriori, che vanno perseguite,bensì la personale liberazione dello spirito, e che ciò può solo essere acquisito e fatto proprio dall'uomo stesso con una condotta che abbia come base e riferimento La verità”.