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“Un libro leggero, semplice, per nulla arrogante o pretenzioso, fatto delle piccole cose della quotidianità. Per questo, forse, tipicamente femminile”,
 Giulia Mozzato. Un’autrice fra le più colte e inventive della narrativa contemporanea. Una raffica di racconti in forma di briciole sulla più scoppiettante umanità quotidiana. Ginevra Bompiani la presenta così: “Chiara Valerio è solo apparentemente un essere umano. In realtà ha qualcosa della natura del folletto. Un po’ quella di Ariele, servizievole e impaziente. O quella di Puck, che pedala nell’aria. Lei corre sempre a due centimetri da terra, con qualche balzo stratosferico di tanto in tanto. Ha molti talenti, inventa progetti matematici, legge alla velocità del vento, sa tutto del letterario contemporaneo, scrive di ogni genere di cose, dalla depilazione delle donne alla scuola, al suicidio, alla malattia mentale, è frivola e appassionata, teorizza l’inautenticità per un eccesso di autenticità infantile, e in ogni cosa è veloce e esauriente.” “Fa arrossire alcune pagine come educande, forse perché è una donna e non una ragazzaccia a scalfire il mondo di regole borghesi dei docenti universitari”, Silvia Tomasi. “Ad ogni occasione Chiara Valerio conferma il suo grande talento”, Pietro Cheli.