Author: | Francesco Verso, Emmanuele Jonathan Pilia, Fabio Fornasari, Davide Monopoli, Silvia Casolari, Lucilla Boschi | ISBN: | 9788888943817 |
Publisher: | D Editore | Publication: | December 14, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Francesco Verso, Emmanuele Jonathan Pilia, Fabio Fornasari, Davide Monopoli, Silvia Casolari, Lucilla Boschi |
ISBN: | 9788888943817 |
Publisher: | D Editore |
Publication: | December 14, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Il lato fantascientifico delle città del futuro Nella letteratura e nel cinema di fantascienza, le descrizioni delle città e dei suoi ambienti hanno sempre avuto il potere di esercitare sull'immaginario collettivo quella forza e quella immediatezza evocativa che i progetti delle avanguardie architettoniche spesso non sono riusciti a raggiungere. Al contrario, le immagini di progetti utopici e città futuribili, per quanto dettagliate e realistiche possano apparire, rimangono pur sempre di difficile diffusione, e anche quando accessibili demandano all'osservatore il compito di immaginare la vita nei luoghi illustrati. Eppure, è spesso proprio nelle varie trasposizioni di questi mondi ipotetici che viene a crearsi quell'universo alternativo e virtuale che è ormai parte della nostra cultura: una rappresentazione che contamina ed è contaminata dalla realtà sovrapposta a uno spazio urbano che va a formarsi e prende vita nell'immaginario. Esso è direttamente visibile, magico, tanto da stimolare un profondo stato di suggestione ed appartenenza ad un sistema di luoghi e simboli diversi da quelli offerti dal quotidiano. Luoghi e simboli di un'architettura altrimenti confinata nel dominio delle intenzioni oppure relegata al catalogo delle curiosità. D'altra parte, è la stessa architettura ad aver raccolto a piene mani dalle narrazioni fantastiche: dai tentativi di rappresentare resoconti di viaggi impossibili, sino alle più recenti e spettacolari ricostruzioni tridimensionali, l'influenza della fantascienza sull'architettura può dirsi tutt'altro che marginale. Quello dell'utopia è un linguaggio ormai condiviso, che viene parlato e compreso da un pubblico sempre più di non addetti. Ed è qui che risiede l'attualità di un dibattito incentrato sulle relazioni tra immaginario fantascientifico e nuovi scenari urbani, un dibattito capace di dare avvio a un confronto e trovare nuovi spunti di riflessione sul futuro delle nostre città.
Il lato fantascientifico delle città del futuro Nella letteratura e nel cinema di fantascienza, le descrizioni delle città e dei suoi ambienti hanno sempre avuto il potere di esercitare sull'immaginario collettivo quella forza e quella immediatezza evocativa che i progetti delle avanguardie architettoniche spesso non sono riusciti a raggiungere. Al contrario, le immagini di progetti utopici e città futuribili, per quanto dettagliate e realistiche possano apparire, rimangono pur sempre di difficile diffusione, e anche quando accessibili demandano all'osservatore il compito di immaginare la vita nei luoghi illustrati. Eppure, è spesso proprio nelle varie trasposizioni di questi mondi ipotetici che viene a crearsi quell'universo alternativo e virtuale che è ormai parte della nostra cultura: una rappresentazione che contamina ed è contaminata dalla realtà sovrapposta a uno spazio urbano che va a formarsi e prende vita nell'immaginario. Esso è direttamente visibile, magico, tanto da stimolare un profondo stato di suggestione ed appartenenza ad un sistema di luoghi e simboli diversi da quelli offerti dal quotidiano. Luoghi e simboli di un'architettura altrimenti confinata nel dominio delle intenzioni oppure relegata al catalogo delle curiosità. D'altra parte, è la stessa architettura ad aver raccolto a piene mani dalle narrazioni fantastiche: dai tentativi di rappresentare resoconti di viaggi impossibili, sino alle più recenti e spettacolari ricostruzioni tridimensionali, l'influenza della fantascienza sull'architettura può dirsi tutt'altro che marginale. Quello dell'utopia è un linguaggio ormai condiviso, che viene parlato e compreso da un pubblico sempre più di non addetti. Ed è qui che risiede l'attualità di un dibattito incentrato sulle relazioni tra immaginario fantascientifico e nuovi scenari urbani, un dibattito capace di dare avvio a un confronto e trovare nuovi spunti di riflessione sul futuro delle nostre città.