Bastardo della mia vita

ROMANZO AUTOCONCLUSIVO, dedicato ad un pubblico maturo e consapevole.
Genere: Romance.

La vita è incredibilmente difficile. Si sbaglia un milione di volte, sin dalla nascita. Credi di trovare l'amore, ma si tratta dell'ennesima delusione. Speri di aver finalmente trovato serenità, ma ahimè - era solo un altro sogno nel cassetto, e come al solito - hai dovuto rinunciarci.
In un angolo di te stesso speri che la vita ti curerà, che le onde dell'esistenza ti porteranno finalmente sulla spiaggia che hai tanto sognato.
Dicono che l'unico modo per cambiare il proprio destino sia non ribellarsi. Seguire la strada, lasciarsi andare.
Ma io come faccio a lasciarmi andare al fatto di esser stata rapita durante una crociera da sogno???
Vedete, devo aver sbagliato qualcosa nel modo di pensare. Sono una che pianifica tutto, che cerca di immaginare l'avvenire nei minimi dettagli, per avere tutto sotto controllo.
E allora potete spiegarmi perchè invece della bellissima e lussuosa Costa Smeralda mi trovo su un'orrenda nave piratesca, molto più piccola e mal conciata? Perchè, invece di essere lì a passeggiare sul ponte insieme a gente elegante, sorridente e spensierata, mi ritrovo circondata da tutti questi uomini malvestiti, che mi fissano in cagnesco??
Non si tratta nemmeno di un giochetto organizzato dal personale della Costa Crociere, e non sembriamo nemmeno su una nave-pirata: niente bandiere nere con teschi, niente cannoni, niente personaggi sdentati, con gambe di legno e occhi coperti da una benda.
E' una barca di lunghezza media abbastanza normale, con otto vele ed un motore super-veloce. Ma non per quello mi fa meno paura.
"-Come va, signorina?" chiede improvvisamente un ometto panciuto, calvo e con le narici più pelose che abbia mai visto.
"-Lasciatela andare!"
La voce è estremamente autoritaria, quasi metallica, e non ammette replica. Persino io non posso non trasalire e girarmi verso il lato opposto della nave, mentre gli altri si zittiscono con un'improvvisa espressione di rabbioso rispetto.
Non so come ho fatto a non svenire.
"-La signorina è stata rapita per altri scopi" spiega laconico il robusto pirata, chiaramente il capo di tutti loro. "Se non la molli subito capirai perchè mi hanno nominato sin da ragazzo Occhio-di-Fulmine", completa con un tono più gelido del ghiaccio.
Sarà per l'abilità con cui non manca la meta - mi dico in automatico, senza smettere di tremare.
Con forti esclamazioni di disapprovazione di tutti quanti, il nano si scosta ed io mi ritrovo, non so come, nelle braccia del soprannominato Jack Occhio-di-Fulmine, che fissa tutti con uno sguardo spaventoso, la rivoltella ancora puntata nella loro direzione.
"-Che sia chiaro a tutti" sbraita in inglese - mentre fino allora aveva usato il francese - " Lucia Johnson vale oro e diamanti e noi faremmo di tutto per ottenerli.Nessuno ha il diritto di toccarla, almeno finchè sono io al comando di questa nave. Avete capito?
Non era una domanda, ma un ordine e gli altri alla fine si allontanarono, borbottando proteste in francese, inglese e spagnolo. Sono gente di tante nazionalità.
Un attimo - perché questo pirata di nome Jack mi ha chiamata Lucia??
Nel mentre, Jack si gira verso di me, fissandomi per la prima volta. Sono per un attimo affascinata dalla forza di volontà di quelli straordinari occhi azzurri.
Senza altre cerimonie, mister Occhi Azzurri mi attira al suo petto e nello shock mi aggrappo alla sua camicia nera sbottonata...