Basta.

Nonfiction, Sports, Water Sports, Boating
Cover of the book Basta. by Ermanno Soncini, Ermanno Soncini
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Ermanno Soncini ISBN: 9788892549869
Publisher: Ermanno Soncini Publication: February 3, 2016
Imprint: Language: Italian
Author: Ermanno Soncini
ISBN: 9788892549869
Publisher: Ermanno Soncini
Publication: February 3, 2016
Imprint:
Language: Italian

Basta, non ne posso più”, disse Ermanno allon-tanando la sedia dal tavolo. “Questa non è vita, tanto vale morire subito…”
Passandosi le mani sul camice, sentì forte il bisogno di bere. Il palato, riarso per il desiderio, pregustò l’alcool che lo avrebbe soddisfatto. Si girò verso l’armadietto con l’anta che recava l’etichetta “Riservate”, ma che non riservava nulla se non, nel ripiano in basso, la bottiglia di bourbon per i momenti più brutti, come quello appunto. Un sorso, a cannella, scese nello stomaco e quasi immediatamente avvertì il senso di ebbrezza dovuto all’improvviso alcool nel sangue.
“Cosa non funziona?” si chiese, cercando razionalmente una soluzione che gli permettesse di uscire dalla situazione in cui si trovava. “Niente, solo mia madre che non sopporta la sua vedovanza, Anna, la mia ex, che non tollera che io frequenti Teresa. Questo solo per citare gli aspetti affettivo-sentimentali. Poi Mario, che ha rotto l’anima anche ieri mattina, Mario che mi cambia continuamente le specifiche del software che sto scrivendo.”
Sul monitor il listato del programma divenne una macchia anonima, le indentature persero di significato, le istruzioni delle striscioline grigie.
Gli occhi, appena striati dalla stanchezza e dall’alcool, vagarono dallo schermo alla finestra senza vedere nulla.
Lo squillo del telefono lo fece sobbalzare. Lasciò che suonasse per un po’, poi vedendo che chi chiamava non desisteva, alzò la cornetta. “Ermanno,” e, senza attendere la voce dall’altra parte, continuò “lasciatemi in pace, non voglio parlare con nessuno. Se proprio dovete, chiamate più tardi e fatemi domande facili a cui sappia rispondere, per le quali non debba pensare più di tanto.” Dall’altra par-te il silenzio; felice, riappese.
Bevve alcuni sorsi ancora, poi intuendo che nello stato in cui versava era perfettamente inutile tentare di continuare il lavoro, “Al diavolo” sbottò “questa routine che non gira, Mario e tutte le sue richieste!”.
Si tolse il camice, infilò un leggero spolverino ed uscì.

Un vento teso spazzava il cortile della palazzina in cui Ermanno abitava e al cui piano terra cui aveva ricavato lo studio. Gli aghi dei pini che recintavano l’abitazione nascondendola quasi completamente, scricchiolavano sotto le suole delle scarpe rendendo scivoloso il procedere. I pensieri si accavallavano in modo disordinato nella sua mente senza un percorso preciso lineare come avveniva normalmente.
“Cosa cì sto a fare qui? Cosa mi lega a questa gente, alle cose che mi circondano?” pensò avviandosi verso il cancello con le mani sprofondate nelle tasche. “Ho sessant’anni, non devo più lavorare, non ho nessun obbligo nei confronti di nessuno, cosa ci faccio qui?”
“Take your time” si disse. Forse la situazione non era proprio così ingarbugliata, forse era il momento non felice a rendere tutto così complicato.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Basta, non ne posso più”, disse Ermanno allon-tanando la sedia dal tavolo. “Questa non è vita, tanto vale morire subito…”
Passandosi le mani sul camice, sentì forte il bisogno di bere. Il palato, riarso per il desiderio, pregustò l’alcool che lo avrebbe soddisfatto. Si girò verso l’armadietto con l’anta che recava l’etichetta “Riservate”, ma che non riservava nulla se non, nel ripiano in basso, la bottiglia di bourbon per i momenti più brutti, come quello appunto. Un sorso, a cannella, scese nello stomaco e quasi immediatamente avvertì il senso di ebbrezza dovuto all’improvviso alcool nel sangue.
“Cosa non funziona?” si chiese, cercando razionalmente una soluzione che gli permettesse di uscire dalla situazione in cui si trovava. “Niente, solo mia madre che non sopporta la sua vedovanza, Anna, la mia ex, che non tollera che io frequenti Teresa. Questo solo per citare gli aspetti affettivo-sentimentali. Poi Mario, che ha rotto l’anima anche ieri mattina, Mario che mi cambia continuamente le specifiche del software che sto scrivendo.”
Sul monitor il listato del programma divenne una macchia anonima, le indentature persero di significato, le istruzioni delle striscioline grigie.
Gli occhi, appena striati dalla stanchezza e dall’alcool, vagarono dallo schermo alla finestra senza vedere nulla.
Lo squillo del telefono lo fece sobbalzare. Lasciò che suonasse per un po’, poi vedendo che chi chiamava non desisteva, alzò la cornetta. “Ermanno,” e, senza attendere la voce dall’altra parte, continuò “lasciatemi in pace, non voglio parlare con nessuno. Se proprio dovete, chiamate più tardi e fatemi domande facili a cui sappia rispondere, per le quali non debba pensare più di tanto.” Dall’altra par-te il silenzio; felice, riappese.
Bevve alcuni sorsi ancora, poi intuendo che nello stato in cui versava era perfettamente inutile tentare di continuare il lavoro, “Al diavolo” sbottò “questa routine che non gira, Mario e tutte le sue richieste!”.
Si tolse il camice, infilò un leggero spolverino ed uscì.

Un vento teso spazzava il cortile della palazzina in cui Ermanno abitava e al cui piano terra cui aveva ricavato lo studio. Gli aghi dei pini che recintavano l’abitazione nascondendola quasi completamente, scricchiolavano sotto le suole delle scarpe rendendo scivoloso il procedere. I pensieri si accavallavano in modo disordinato nella sua mente senza un percorso preciso lineare come avveniva normalmente.
“Cosa cì sto a fare qui? Cosa mi lega a questa gente, alle cose che mi circondano?” pensò avviandosi verso il cancello con le mani sprofondate nelle tasche. “Ho sessant’anni, non devo più lavorare, non ho nessun obbligo nei confronti di nessuno, cosa ci faccio qui?”
“Take your time” si disse. Forse la situazione non era proprio così ingarbugliata, forse era il momento non felice a rendere tutto così complicato.

More books from Boating

Cover of the book Doc's Holiday Coming Home by Ermanno Soncini
Cover of the book The European Cruises of the Rob Roy by Ermanno Soncini
Cover of the book Chesapeake Bay to Florida Cruising Guide, 6th edition by Ermanno Soncini
Cover of the book The Complete Trailer Sailor: How to Buy, Equip, and Handle Small Cruising Sailboats by Ermanno Soncini
Cover of the book The Liveaboard Guide by Ermanno Soncini
Cover of the book Stress-Free Motorboating by Ermanno Soncini
Cover of the book Jagular Goes Everywhere: (mis)Adventures in a $300 Sailboat by Ermanno Soncini
Cover of the book 21st Century U.S. Military Manuals: U.S. Coast Guard (USCG) Marine Safety Manual Volume One, Marine Safety Program, Environmental Response, Commercial Vessel Safety, Boating Safety by Ermanno Soncini
Cover of the book Manoeuvring by Ermanno Soncini
Cover of the book Tides and the Ocean by Ermanno Soncini
Cover of the book How to Build a Boat by Ermanno Soncini
Cover of the book Maritime Wilmington by Ermanno Soncini
Cover of the book 3 Sharks: A Sailing Story by Ermanno Soncini
Cover of the book The Island Hopping Digital Guide To The Southern Bahamas - Part I - Long Island by Ermanno Soncini
Cover of the book AC Maintenance & Repair Manual for Diesel Engines by Ermanno Soncini
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy