Armenia

Fiction & Literature, Historical, Literary
Cover of the book Armenia by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué, Neri Pozza
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Antonia Arslan, Gilbert Sinoué ISBN: 9788854510210
Publisher: Neri Pozza Publication: May 19, 2015
Imprint: Neri Pozza Language: Italian
Author: Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
ISBN: 9788854510210
Publisher: Neri Pozza
Publication: May 19, 2015
Imprint: Neri Pozza
Language: Italian

Costantinopoli, 26 agosto 1896: un commando di armeni assale la Banca Ottomana. L’azione dimostrativa vuole richiamare l’attenzione delle potenze europee sulle richieste di riforme in favore della minoranza armena che il sultano Abdul Hamid II ha lasciato deluse. È con questo episodio storico che prendono avvio le drammatiche vicende degli armeni in Anatolia, quelle vicende che, come gli ebrei con il termine Shoah, gli armeni oggi ricordano con due espressioni altrettanto efficaci: Metz Yeghèrn, il Grande Male, e Aghèt, la Catastrofe. Ed è con questo episodio che ha inizio anche il grande romanzo della famiglia Tomassian, con Hovanes che all’epoca è tra i pochi armeni membri del Parlamento turco. Uomo colto, conoscitore dell’Europa e partecipante all’assalto alla banca, Hovanes ha lasciato nella lontana Erzerum il padre Vahe, il fiero patriarca dei Tomassian, e il mite fratello Ashod, maestro di scuola. Diciotto anni dopo, mentre a Costantinopoli la situazione per gli armeni è alle soglie della tragica svolta, a Erzerum Ashod ha sposato Anna e ha due figli poco più che bambini, la bella Shushan e il piccolo dolce Aram. Saranno loro, rimasti soli dopo il massacro di tutti i famigliari avvenuto sotto i loro occhi, i protagonisti, gli eroi di una storia di dolore e morte, l’emblema di quel viaggio all’inferno che, tra la primavera del 1915 e l’autunno del 1916, portò con un ferreo programma di morte all’annientamento di un popolo nella terra che abitava da millenni. Alle soglie della prima guerra mondiale, tra l’indifferenza e l’incomprensione dei grandi d’Europa, soprattutto Inghilterra e Francia, il destino di un’intera nazione si rivela segnato dall’Aghèt pianificata dagli «uomini forti» del governo turco di allora, il ministro dell’Interno Talaat Pascià e il ministro della Guerra Enver Pascià. Ma come sempre accade, nel dramma non tutto viene spazzato via: resta la fedeltà al proprio popolo, alla sua identità, che perdurerà nella memoria straziata dei sopravvissuti, dei testimoni. E alla giovane Shushan, nel momento in cui il terrore la assale, affiorano le parole del padre: «il giorno in cui ti sentirai invasa dalla paura, il giorno in cui ti troverai faccia a faccia col ragno dalle zanne di sciacallo, ricorda che nel mio sangue e in quello di tuo nonno potrai attingere la forza di affrontare i tuoi nemici. Non dimenticare, Shushan, djian: tu sarai invincibile…». «È giunto il tempo per noi Armeni di liberarci delle menzogne di Stato e di entrare, in maniera chiara e limpida, in questa Europa?». Charles Aznavour, prefazione ad Armenia «Un'appassionante romanzo storico che ci conduce nel cuore di un genocidio». Isabelle Marchand «Un'immensa saga, il destino tragico di una famiglia in un romanzo vero di un'intensità folle». Le Figaro Magazine

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Costantinopoli, 26 agosto 1896: un commando di armeni assale la Banca Ottomana. L’azione dimostrativa vuole richiamare l’attenzione delle potenze europee sulle richieste di riforme in favore della minoranza armena che il sultano Abdul Hamid II ha lasciato deluse. È con questo episodio storico che prendono avvio le drammatiche vicende degli armeni in Anatolia, quelle vicende che, come gli ebrei con il termine Shoah, gli armeni oggi ricordano con due espressioni altrettanto efficaci: Metz Yeghèrn, il Grande Male, e Aghèt, la Catastrofe. Ed è con questo episodio che ha inizio anche il grande romanzo della famiglia Tomassian, con Hovanes che all’epoca è tra i pochi armeni membri del Parlamento turco. Uomo colto, conoscitore dell’Europa e partecipante all’assalto alla banca, Hovanes ha lasciato nella lontana Erzerum il padre Vahe, il fiero patriarca dei Tomassian, e il mite fratello Ashod, maestro di scuola. Diciotto anni dopo, mentre a Costantinopoli la situazione per gli armeni è alle soglie della tragica svolta, a Erzerum Ashod ha sposato Anna e ha due figli poco più che bambini, la bella Shushan e il piccolo dolce Aram. Saranno loro, rimasti soli dopo il massacro di tutti i famigliari avvenuto sotto i loro occhi, i protagonisti, gli eroi di una storia di dolore e morte, l’emblema di quel viaggio all’inferno che, tra la primavera del 1915 e l’autunno del 1916, portò con un ferreo programma di morte all’annientamento di un popolo nella terra che abitava da millenni. Alle soglie della prima guerra mondiale, tra l’indifferenza e l’incomprensione dei grandi d’Europa, soprattutto Inghilterra e Francia, il destino di un’intera nazione si rivela segnato dall’Aghèt pianificata dagli «uomini forti» del governo turco di allora, il ministro dell’Interno Talaat Pascià e il ministro della Guerra Enver Pascià. Ma come sempre accade, nel dramma non tutto viene spazzato via: resta la fedeltà al proprio popolo, alla sua identità, che perdurerà nella memoria straziata dei sopravvissuti, dei testimoni. E alla giovane Shushan, nel momento in cui il terrore la assale, affiorano le parole del padre: «il giorno in cui ti sentirai invasa dalla paura, il giorno in cui ti troverai faccia a faccia col ragno dalle zanne di sciacallo, ricorda che nel mio sangue e in quello di tuo nonno potrai attingere la forza di affrontare i tuoi nemici. Non dimenticare, Shushan, djian: tu sarai invincibile…». «È giunto il tempo per noi Armeni di liberarci delle menzogne di Stato e di entrare, in maniera chiara e limpida, in questa Europa?». Charles Aznavour, prefazione ad Armenia «Un'appassionante romanzo storico che ci conduce nel cuore di un genocidio». Isabelle Marchand «Un'immensa saga, il destino tragico di una famiglia in un romanzo vero di un'intensità folle». Le Figaro Magazine

More books from Neri Pozza

Cover of the book Fino a dopo l'equinozio by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
Cover of the book La mediocrazia by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
Cover of the book Le Grand Diable by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
Cover of the book L'ho sposato, lettore mio by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
Cover of the book Pranzi di famiglia by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
Cover of the book Hotel du Lac by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
Cover of the book MoranteMoravia by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
Cover of the book Averroè o il segretario del diavolo by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
Cover of the book Nei sogni cominciano le responsabilità by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
Cover of the book Hotel Calcutta by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
Cover of the book Strane creature by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
Cover of the book La fonte sacra by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
Cover of the book Belgravia capitolo 2 - Un incontro fortuito by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
Cover of the book La figlia del boia e il monaco nero by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
Cover of the book Rifugio in un mondo senza cuore by Antonia Arslan, Gilbert Sinoué
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy