Antirrhetikos (i peccati capitali)

Nonfiction, Religion & Spirituality, Christianity, General Christianity, Christian Life
Cover of the book Antirrhetikos (i peccati capitali) by Evagrio Pontico, limovia.net
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Evagrio Pontico ISBN: 9781783361472
Publisher: limovia.net Publication: May 21, 2013
Imprint: Language: Italian
Author: Evagrio Pontico
ISBN: 9781783361472
Publisher: limovia.net
Publication: May 21, 2013
Imprint:
Language: Italian

L'autore è Evagrio Pontico (latino: Evagrius Ponticus greco: Εὐάγριος ὁ Ποντικός; Ebora, 345 – Egitto, 399) fu un monaco, asceta e scrittore cristiano. Evagrio nacque a Ebora, nella regione del Ponto (Asia minore), nel 345. Amico di Basilio il Grande e di Gregorio di Nazianzo, visse a Costantinopoli, prima di ritirarsi tra i Padri del deserto (nel 385) come discepolo di Macario l'Egiziano.

A Evagrio Pontico si deve la prima classificazione dei sette peccati o vizi capitali, e dei mezzi per combatterli. In particolare, egli divise la Tristezza come vizio a sé, successivamente accorpata come già effetto di Accidia o di Invidia, stessa cosa accadde per la Vanagloria, accorpata successivamente nell'unico vizio della Superbia. Gli altri vizi sono gli stessi giunti a noi Ira, Lussuria, Avarizia, Gola, Invidia.

I vizi capitali sono un elenco di inclinazioni profonde, morali e comportamentali, dell'anima umana, spesso e impropriamente chiamati peccati capitali. Questo elenco di vizi (dal latino vĭtĭum = mancanza, difetto, ma anche abitudine deviata, storta, fuori dal retto sentiero) distruggerebbero l'anima umana, contrapponendosi alle virtù, che invece ne promuovono la crescita. Sono ritenuti "capitali" poiché più gravi, principali, riguardanti la profondità della natura umana. Impropriamente chiamati "peccati", nella morale filosofica e cristiana i vizi sarebbero già causa del peccato, che ne è invece il suo relativo effetto.

Durante il medioevo la Chiesa aveva incluso nei vizi capitali anche la tristezza, in quanto questo sentimento indicava il non apprezzare le opere che Dio aveva compiuto per gli uomini. Fino al secolo scorso la vanità era un vizio capitale. È stata poi inclusa nel peccato della superbia. Sempre secondo la Chiesa il peggiore dei sette vizi è la superbia, poiché con questo sentimento si tenderebbe a mettersi sullo stesso livello di Dio, considerarlo quindi inferiore a come dovrebbe essere considerato. Infatti, nella mitologia cristiana, è proprio la superbia il peccato di cui si sono macchiati Lucifero, Adamo ed Eva.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

L'autore è Evagrio Pontico (latino: Evagrius Ponticus greco: Εὐάγριος ὁ Ποντικός; Ebora, 345 – Egitto, 399) fu un monaco, asceta e scrittore cristiano. Evagrio nacque a Ebora, nella regione del Ponto (Asia minore), nel 345. Amico di Basilio il Grande e di Gregorio di Nazianzo, visse a Costantinopoli, prima di ritirarsi tra i Padri del deserto (nel 385) come discepolo di Macario l'Egiziano.

A Evagrio Pontico si deve la prima classificazione dei sette peccati o vizi capitali, e dei mezzi per combatterli. In particolare, egli divise la Tristezza come vizio a sé, successivamente accorpata come già effetto di Accidia o di Invidia, stessa cosa accadde per la Vanagloria, accorpata successivamente nell'unico vizio della Superbia. Gli altri vizi sono gli stessi giunti a noi Ira, Lussuria, Avarizia, Gola, Invidia.

I vizi capitali sono un elenco di inclinazioni profonde, morali e comportamentali, dell'anima umana, spesso e impropriamente chiamati peccati capitali. Questo elenco di vizi (dal latino vĭtĭum = mancanza, difetto, ma anche abitudine deviata, storta, fuori dal retto sentiero) distruggerebbero l'anima umana, contrapponendosi alle virtù, che invece ne promuovono la crescita. Sono ritenuti "capitali" poiché più gravi, principali, riguardanti la profondità della natura umana. Impropriamente chiamati "peccati", nella morale filosofica e cristiana i vizi sarebbero già causa del peccato, che ne è invece il suo relativo effetto.

Durante il medioevo la Chiesa aveva incluso nei vizi capitali anche la tristezza, in quanto questo sentimento indicava il non apprezzare le opere che Dio aveva compiuto per gli uomini. Fino al secolo scorso la vanità era un vizio capitale. È stata poi inclusa nel peccato della superbia. Sempre secondo la Chiesa il peggiore dei sette vizi è la superbia, poiché con questo sentimento si tenderebbe a mettersi sullo stesso livello di Dio, considerarlo quindi inferiore a come dovrebbe essere considerato. Infatti, nella mitologia cristiana, è proprio la superbia il peccato di cui si sono macchiati Lucifero, Adamo ed Eva.

More books from limovia.net

Cover of the book Manuale sulla Fede, Speranza e Carità by Evagrio Pontico
Cover of the book El Abandono en la Divina Providencia by Evagrio Pontico
Cover of the book Filotea - introduzione alla vita devota by Evagrio Pontico
Cover of the book Regla no bulada (1221) Regla bulada (1223) by Evagrio Pontico
Cover of the book Cammino di perfezione by Evagrio Pontico
Cover of the book True Devotion to Mary by Evagrio Pontico
Cover of the book Del gran mezzo della preghiera by Evagrio Pontico
Cover of the book The Memoirs of Sherlock Holmes by Evagrio Pontico
Cover of the book apologia cristiana by Evagrio Pontico
Cover of the book Homilies on the First Epistle of John by Evagrio Pontico
Cover of the book Autobiografia by Evagrio Pontico
Cover of the book Il Grande Segreto per diventare Santo by Evagrio Pontico
Cover of the book The fire of love by Evagrio Pontico
Cover of the book Introducción a la vida devota by Evagrio Pontico
Cover of the book Ottantatré questioni diverse by Evagrio Pontico
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy