Amnistia Togliatti

I provvedimenti clemenziali al mutar di regime. L'amnistia del 1946

Nonfiction, Reference & Language, Law, Legal History, Criminal law
Cover of the book Amnistia Togliatti by Antonio Marchionne, Antonio Marchionne
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Antonio Marchionne ISBN: 9786050300956
Publisher: Antonio Marchionne Publication: April 22, 2014
Imprint: Language: Italian
Author: Antonio Marchionne
ISBN: 9786050300956
Publisher: Antonio Marchionne
Publication: April 22, 2014
Imprint:
Language: Italian

L'epurazione nel 1946 mostrava tutta la sua portata che seppur insufficiente, portò a severissime condanne per molti esponenti fascisti e collaboratori nazi-fascisti. Nel 1945, liquidato il fascismo, le nuove forze politiche incominciarono a contendersi la leadership. Incominciò la campagna elettorale, che avrebbe portato gli italiani alle urne il 2 giugno 1946, dopo vent'anni di dittatura fascista.
I fascisti imprigionati e latitanti divennero ben presto molto importanti in chiave elettorale,potendo arrivare a fasce di elettori irraggiungibili per i partiti al governo. Gli ex fascisti non tardarono a capire di aver un asso nella manica con cui poter battere la propria situazione giuridica e responsabilità con contropartite elettorali favorevoli ai partiti, gli ex fascisti, insomma, miravano ad un atto di amnistia generale. L'allora ministro di Grazia e Giustizia, Palmiro Togliatti, cavalcò l'ipotesi avanzata dal nuovo Re Umberto di Savoia che richiese un atto di clemenza generale. Il ministro Togliatti mirava a che si emanasse un atto di amnistia generale prendersi tutto il merito. Estromesso dalle elezioni del 2 giugno il piano monarchico, Togliatti ebbe l'occasione di far approvare il 22 giugno 1946 l'amnistia che porta il suo nome, solo ed esclusivamente secondo quelle che erano i suoi intenti politici. Almeno inizialmente l'atto doveva avere una portata generale ma per reati non particolarmente gravi ed efferati. Sul piano giuridico l'Amnistia Togliatti dimostrò subito tutti i suoi limiti, connaturata da un'intrinseca ambiguità funzionale, l'amnistia fu capace nella sua fase attuativa di interpretazioni estensive da parte dei giudici che seppero quanto mai prima, trovare una complicità, forse anche involontaria, con i voleri del ministro guardasigilli Palmiro Togliatti. A fronte dell'applicazione estensiva dell'Amnistia nei confronti dei criminali fascisti, la magistratura proseguì ne perseguire con rigore i reati perpetrati dai partigiani. Disparità di trattamento. Due pesi due misure. Questo comportamento finì per esacerbare uno stato di tensione sociale di per se molto alto in quel periodo. Disparità di trattamento spesso venivano accompagnate da trattamenti di favori giudiziari a ex fascisti che si vedevano beneficiare del provvedimento d'amnistia anche non potendovi rientrare, ma che con motivazione al limite della ignominia per i crimini commessi, vanificavano il buon lavoro che in fase di epurazione le corti minori fecero. La magistratura si adoperò in seguito per accrescere la portata estensiva ed ambigua dell'Amnistia Togliatti, accrescendone ancor di più i limiti giuridici. L'Amnistia Togliatti fu un vero e proprio colpo di spugna verso i crimini fascisti.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

L'epurazione nel 1946 mostrava tutta la sua portata che seppur insufficiente, portò a severissime condanne per molti esponenti fascisti e collaboratori nazi-fascisti. Nel 1945, liquidato il fascismo, le nuove forze politiche incominciarono a contendersi la leadership. Incominciò la campagna elettorale, che avrebbe portato gli italiani alle urne il 2 giugno 1946, dopo vent'anni di dittatura fascista.
I fascisti imprigionati e latitanti divennero ben presto molto importanti in chiave elettorale,potendo arrivare a fasce di elettori irraggiungibili per i partiti al governo. Gli ex fascisti non tardarono a capire di aver un asso nella manica con cui poter battere la propria situazione giuridica e responsabilità con contropartite elettorali favorevoli ai partiti, gli ex fascisti, insomma, miravano ad un atto di amnistia generale. L'allora ministro di Grazia e Giustizia, Palmiro Togliatti, cavalcò l'ipotesi avanzata dal nuovo Re Umberto di Savoia che richiese un atto di clemenza generale. Il ministro Togliatti mirava a che si emanasse un atto di amnistia generale prendersi tutto il merito. Estromesso dalle elezioni del 2 giugno il piano monarchico, Togliatti ebbe l'occasione di far approvare il 22 giugno 1946 l'amnistia che porta il suo nome, solo ed esclusivamente secondo quelle che erano i suoi intenti politici. Almeno inizialmente l'atto doveva avere una portata generale ma per reati non particolarmente gravi ed efferati. Sul piano giuridico l'Amnistia Togliatti dimostrò subito tutti i suoi limiti, connaturata da un'intrinseca ambiguità funzionale, l'amnistia fu capace nella sua fase attuativa di interpretazioni estensive da parte dei giudici che seppero quanto mai prima, trovare una complicità, forse anche involontaria, con i voleri del ministro guardasigilli Palmiro Togliatti. A fronte dell'applicazione estensiva dell'Amnistia nei confronti dei criminali fascisti, la magistratura proseguì ne perseguire con rigore i reati perpetrati dai partigiani. Disparità di trattamento. Due pesi due misure. Questo comportamento finì per esacerbare uno stato di tensione sociale di per se molto alto in quel periodo. Disparità di trattamento spesso venivano accompagnate da trattamenti di favori giudiziari a ex fascisti che si vedevano beneficiare del provvedimento d'amnistia anche non potendovi rientrare, ma che con motivazione al limite della ignominia per i crimini commessi, vanificavano il buon lavoro che in fase di epurazione le corti minori fecero. La magistratura si adoperò in seguito per accrescere la portata estensiva ed ambigua dell'Amnistia Togliatti, accrescendone ancor di più i limiti giuridici. L'Amnistia Togliatti fu un vero e proprio colpo di spugna verso i crimini fascisti.

More books from Criminal law

Cover of the book Mitigation and Aggravation at Sentencing by Antonio Marchionne
Cover of the book Fighting Financial Crime in the Global Economic Crisis by Antonio Marchionne
Cover of the book Jailbreak! by Antonio Marchionne
Cover of the book 'White-Collar Crime' - Auch heute noch von Bedeutung? by Antonio Marchionne
Cover of the book The Political Heart of Criminal Procedure by Antonio Marchionne
Cover of the book Atti di Diritto Penale per l'esame di abilitazione alla professione di Avvocato by Antonio Marchionne
Cover of the book The Judicial System and Reform in Post-Mao China by Antonio Marchionne
Cover of the book Child Hunters by Antonio Marchionne
Cover of the book Predictive Policing by Antonio Marchionne
Cover of the book The Unlawful Society by Antonio Marchionne
Cover of the book Understanding Mass Incarceration by Antonio Marchionne
Cover of the book Fundamentos procesales para el ejercicio de la abogacía by Antonio Marchionne
Cover of the book Harvard Law Review: Volume 128, Number 4 - February 2015 by Antonio Marchionne
Cover of the book i nuovi reati tributari by Antonio Marchionne
Cover of the book Federal Corporate Sentencing: Compliance and Mitigation by Antonio Marchionne
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy