Author: | LUIGI PARDI | ISBN: | 9788869821684 |
Publisher: | Cavinato Editore | Publication: | February 6, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | LUIGI PARDI |
ISBN: | 9788869821684 |
Publisher: | Cavinato Editore |
Publication: | February 6, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Alla soglia dei quaranta anni il protagonista si sente frustrato; non solo è disoccupato, ma continua a vivere con la madre in una casa affollata di gatti, e non si sente realizzato nella vita. Cerca in qualche modo di sottrarsi ad una condizione di alienazione, ma allo stesso tempo sente il bisogno di fuggire da quella realtà che lo opprime. Sua madre si è stancata di avere a che fare con quei gatti impertinenti, che si intrufolano continuamente dentro casa, e vorrebbe eliminarli fisicamente. Così il nostro protagonista pensa di affidarli ad un suo amico, che potrebbe occuparsene, ma questo ed altri tentativi di liberarsi di quei gatti fallisce. C’è poi quella sensazione di solitudine che peggiora la sua condizione, così inizia il suo percorso per sottrarsi a quello che lui chiama il nulla. Un suo compagno di scuola che abita in montagna, gli suggerisce di rivolgersi a Giacomo, il quale ha avuto diverse esperienze in Romania, tanto più che lo chiamano “Lo zingaro”. Ma anche quest’ultimo non sembra sia proprio la persona idonea ad aiutare il nostro protagonista ad avere qualche informazione su quella nazione, dato che Giacomo non solo è alcolizzato, bensì anche un accanito fumatore. Giovanni capisce che quell’uomo non lo può aiutare, e decide di tornare a casa dalla madre, ma lì trova una sorpresa: suo fratello gli ha trovato un lavoro. Da quel momento per Giovanni si aprono nuovi scenari, ma quell’ambiente lavorativo non è di suo gradimento, e dopo alcuni anni, la noia è insopportabile, soprattutto a causa di un lavoro così ripetitivo come quello della bollettazione. Inoltre il suo datore di lavoro non vuole concedergli nemmeno un giorno di relax, così egli incomincia a pensare ad una alternativa, che però, almeno in un primo momento, non riesce a trovare. Dopo vari tentativi di ottenere delle ferie che non gli vengono concesse, decide di abbandonare il lavoro. La mattina si alza al solito orario, ma invece di recarsi sul luogo di lavoro, decide di ritornare nella montagna della sua infanzia, dove aveva trascorso molte vacanze spensierate. Eppure, una preoccupazione lo assilla: forse in ditta lo stanno cercando, ma ormai Giovanni è intenzionato a partire per la Romania. Il viaggio verso quella nazione è lungo, e quando mette piede su quella città al confine con l’Ungheria, si sente come paralizzato, ma ormai non può sottrarsi a quella realtà, molto diversa dall’Italia. Incontra donne, che in qualche modo cercano di guadagnare con lui, e dopo varie avventure non proprio edificanti, torna a casa. Un gatto gli si avvicina e lo riconosce, è Corsaro, che non si è dimenticato di lui.
Alla soglia dei quaranta anni il protagonista si sente frustrato; non solo è disoccupato, ma continua a vivere con la madre in una casa affollata di gatti, e non si sente realizzato nella vita. Cerca in qualche modo di sottrarsi ad una condizione di alienazione, ma allo stesso tempo sente il bisogno di fuggire da quella realtà che lo opprime. Sua madre si è stancata di avere a che fare con quei gatti impertinenti, che si intrufolano continuamente dentro casa, e vorrebbe eliminarli fisicamente. Così il nostro protagonista pensa di affidarli ad un suo amico, che potrebbe occuparsene, ma questo ed altri tentativi di liberarsi di quei gatti fallisce. C’è poi quella sensazione di solitudine che peggiora la sua condizione, così inizia il suo percorso per sottrarsi a quello che lui chiama il nulla. Un suo compagno di scuola che abita in montagna, gli suggerisce di rivolgersi a Giacomo, il quale ha avuto diverse esperienze in Romania, tanto più che lo chiamano “Lo zingaro”. Ma anche quest’ultimo non sembra sia proprio la persona idonea ad aiutare il nostro protagonista ad avere qualche informazione su quella nazione, dato che Giacomo non solo è alcolizzato, bensì anche un accanito fumatore. Giovanni capisce che quell’uomo non lo può aiutare, e decide di tornare a casa dalla madre, ma lì trova una sorpresa: suo fratello gli ha trovato un lavoro. Da quel momento per Giovanni si aprono nuovi scenari, ma quell’ambiente lavorativo non è di suo gradimento, e dopo alcuni anni, la noia è insopportabile, soprattutto a causa di un lavoro così ripetitivo come quello della bollettazione. Inoltre il suo datore di lavoro non vuole concedergli nemmeno un giorno di relax, così egli incomincia a pensare ad una alternativa, che però, almeno in un primo momento, non riesce a trovare. Dopo vari tentativi di ottenere delle ferie che non gli vengono concesse, decide di abbandonare il lavoro. La mattina si alza al solito orario, ma invece di recarsi sul luogo di lavoro, decide di ritornare nella montagna della sua infanzia, dove aveva trascorso molte vacanze spensierate. Eppure, una preoccupazione lo assilla: forse in ditta lo stanno cercando, ma ormai Giovanni è intenzionato a partire per la Romania. Il viaggio verso quella nazione è lungo, e quando mette piede su quella città al confine con l’Ungheria, si sente come paralizzato, ma ormai non può sottrarsi a quella realtà, molto diversa dall’Italia. Incontra donne, che in qualche modo cercano di guadagnare con lui, e dopo varie avventure non proprio edificanti, torna a casa. Un gatto gli si avvicina e lo riconosce, è Corsaro, che non si è dimenticato di lui.