Author: | Tracy Porn | ISBN: | 9788868554262 |
Publisher: | Tracy Porn | Publication: | September 27, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Tracy Porn |
ISBN: | 9788868554262 |
Publisher: | Tracy Porn |
Publication: | September 27, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Il testo di circa 6300 parole è da considerarsi destinato a un pubblico adulto.
Qui di seguito un estratto.
"Quella mattina Silvana Pestolazzi fu lieta di essere nata dotata di vagina: in caso contrario avrebbe dovuto fare i conti con una lucidità che sarebbe bastata appena a scegliere se orinare dentro o fuori la tazza. Colpa del periodo: le cose già da un po’ non andavano per il verso giusto. Anzi, non andavano proprio. L’appena ritrovata donna della sua vita era già un pallido ricordo: si era congedata urlandole contro che nessun debito karmico poteva giustificare il trascinarsi di quella situazione. Qualcuno credeva davvero che essere omosessuali aprisse la strada a relazione diverse&trasgressive, mentre il più delle volte erano noiose e complicate come tutte le altre. Olivia era una ragazza splendida: proprio il genere di Silvana, tutta capelli rossi e lentiggini, anche se cercava di farsi passare per una bionda dorata. Lei era inglese ed essere una pel-di-carota non rivestiva nessun fascino da dove proveniva lei. E Silvana, ogni volta che le sfilava le mutandine (Oliva sapeva spogliarsi con la sensuale professionalità di una veterana della lap-dance, ma gli slip erano proprietà di Silvana, che non avrebbe mai rinunciato al privilegio di toglierglieli personalmente) ringraziava il cielo per i piccoli favori che le concedeva. Forse era un po’ maniaca, ma affondare il viso in quel sesso decorato da una striscia di peli color rame la faceva andare fuori di testa. Credeva che la storia dell’odore fosse una leggenda metropolitana e aveva rimorchiato Olivia solo per appurarlo una volta per tutte."
Il testo di circa 6300 parole è da considerarsi destinato a un pubblico adulto.
Qui di seguito un estratto.
"Quella mattina Silvana Pestolazzi fu lieta di essere nata dotata di vagina: in caso contrario avrebbe dovuto fare i conti con una lucidità che sarebbe bastata appena a scegliere se orinare dentro o fuori la tazza. Colpa del periodo: le cose già da un po’ non andavano per il verso giusto. Anzi, non andavano proprio. L’appena ritrovata donna della sua vita era già un pallido ricordo: si era congedata urlandole contro che nessun debito karmico poteva giustificare il trascinarsi di quella situazione. Qualcuno credeva davvero che essere omosessuali aprisse la strada a relazione diverse&trasgressive, mentre il più delle volte erano noiose e complicate come tutte le altre. Olivia era una ragazza splendida: proprio il genere di Silvana, tutta capelli rossi e lentiggini, anche se cercava di farsi passare per una bionda dorata. Lei era inglese ed essere una pel-di-carota non rivestiva nessun fascino da dove proveniva lei. E Silvana, ogni volta che le sfilava le mutandine (Oliva sapeva spogliarsi con la sensuale professionalità di una veterana della lap-dance, ma gli slip erano proprietà di Silvana, che non avrebbe mai rinunciato al privilegio di toglierglieli personalmente) ringraziava il cielo per i piccoli favori che le concedeva. Forse era un po’ maniaca, ma affondare il viso in quel sesso decorato da una striscia di peli color rame la faceva andare fuori di testa. Credeva che la storia dell’odore fosse una leggenda metropolitana e aveva rimorchiato Olivia solo per appurarlo una volta per tutte."