Author: | Tracy Porn | ISBN: | 9788867559831 |
Publisher: | Tracy Porn | Publication: | May 28, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Tracy Porn |
ISBN: | 9788867559831 |
Publisher: | Tracy Porn |
Publication: | May 28, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Il testo (di circa 6500 parole) contiene termini e scene di sesso esplicito. È da ritenersi vietato ai minori e gradito a chi apprezza il genere erotico forte/pornografico.
"Ebbene sì, mi sono fatta Gino. La moglie era morta da poco e, da un certo punto di vista, lasciare che mi scopasse nel retrobottega ha rappresentato la mia particolare versione di una buona azione. È stato sempre discreto e non mi ha mai costretto a rispondere con la cattiveria che so sfoderare praticamente da sempre. Tira fuori questa storia solo di tanto in tanto, come un souvenir messo in un cassetto.
Mi sono chiesta più volte se si è mai reso conto di avermi inculato senza mai smettere di piangere, e per vanagloria personale mi piaceva pensare che riempiendomi il culo di sborra avesse cacciato fuori anche un po’ di quel mostro che se lo stava mangiando. Io avevo goduto quando aveva voluto a tutti costi tenermi abbracciata come si fa con un bambino, la mano leggera ad accarezzarmi il clitoride su-e-giù. Mi ricordo un viso stravolto e un tocco a dir poco delizioso: a farmi definitivamente sciogliere era stata la consapevolezza che lui ignorava completamente la mia presenza. "
Il testo (di circa 6500 parole) contiene termini e scene di sesso esplicito. È da ritenersi vietato ai minori e gradito a chi apprezza il genere erotico forte/pornografico.
"Ebbene sì, mi sono fatta Gino. La moglie era morta da poco e, da un certo punto di vista, lasciare che mi scopasse nel retrobottega ha rappresentato la mia particolare versione di una buona azione. È stato sempre discreto e non mi ha mai costretto a rispondere con la cattiveria che so sfoderare praticamente da sempre. Tira fuori questa storia solo di tanto in tanto, come un souvenir messo in un cassetto.
Mi sono chiesta più volte se si è mai reso conto di avermi inculato senza mai smettere di piangere, e per vanagloria personale mi piaceva pensare che riempiendomi il culo di sborra avesse cacciato fuori anche un po’ di quel mostro che se lo stava mangiando. Io avevo goduto quando aveva voluto a tutti costi tenermi abbracciata come si fa con un bambino, la mano leggera ad accarezzarmi il clitoride su-e-giù. Mi ricordo un viso stravolto e un tocco a dir poco delizioso: a farmi definitivamente sciogliere era stata la consapevolezza che lui ignorava completamente la mia presenza. "