Author: | Roberto Morassut | ISBN: | 9788868302139 |
Publisher: | Imprimatur | Publication: | August 27, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Roberto Morassut |
ISBN: | 9788868302139 |
Publisher: | Imprimatur |
Publication: | August 27, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Roma può tornare a essere un modello? Il sindaco Ignazio Marino ha raccolto da un anno la pesante eredità del Campidoglio dopo cinque anni di governo della destra. E tenta di risollevare la Capitale che mai, nella storia unitaria, ha attraversato un momento di così grave distacco dalla coscienza nazionale. Per il movimento democratico romano è il momento di una nuova difficile responsabilità.
Come si colloca il tema della Capitale nel contesto dell’integrazione europea e in presenza di una rapidissima trasformazione del mercato del lavoro nel quale tende a ridursi lo spazio dell’impiego pubblico generico a bassa specializzazione?
Come affrontare le domande e i bisogni crescenti di una grande metropoli internazionale nel contesto della globalizzazione e di una riduzione delle risorse pubbliche disponibili per soddisfare queste nuove domande?
In quale direzione orientare lo sviluppo di Roma, in un mondo segnato dall’incessante innovazione tecnologica in ogni settore della vita economica e sociale che accelera il tramonto dell’edilizia espansiva e della burocrazia manuale?
Sono i temi centrali di questo libro di Roberto Morassut, nel quale si cerca di dare un ordine al flusso della recente storia politico-amministrativa di Roma come presupposto essenziale per tentare delle risposte.
Una ricerca che punta sull’uso del patrimonio pubblico e dei beni comuni come motore per una moderna sussidiarietà, una ricerca che parte dalla constatazione che Roma deve rompere il circuito ristretto del proprio mercato interno, finanziario ed economico-imprenditoriale, favorendo l’accesso di nuovi protagonisti internazionali.
Sullo sfondo tornano con frequenza il tema della crisi del ceto medio come processo mondiale ma anche come fenomeno tipico di Roma e la convinzione che il Partito democratico a Roma potrà onorare la responsabilità che gli spetta ed esaltare le sue energie democratiche solo ritrovando la strada della politica e del dibattito sulle cose reali e abbandonando quella di una vita interna compressa da una competizione di potere e senza idee tra tribù e non tra correnti politico-ideali.
Roberto Morassut è nato a Roma nel 1963. Si è laureato in Storia contemporanea alla Facoltà di Lettere dell’Università la Sapienza di Roma. Ha aderito giovanissimo al Partito comunista italiano, nel 1980. Dirigente romano del Pci e successivamente del Pds e dei Democratici di sinistra, di cui è stato segretario romano dal 1997 al 2000. Nel 1997 è stato consigliere comunale e capogruppo dei Ds in Campidoglio ed è diventato, nel 2001 con Walter Veltroni sindaco, assessore all’Urbanistica del Comune di Roma. Nel 2008 è stato eletto deputato nella circoscrizione di Roma e confermato nel 2013. Fa parte della VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati ed è capogruppo per il Pd della Commissione Bicamerale di Vigilanza degli Enti Gestori di forme di previdenza e assistenza pubblica. Dal giugno 2014 è membro della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare della Nato.
Nel 2012 ha pubblicato per Aliberti editore Malaroma. Dal modello romano al fallimento di Alemanno. Nel 2014 ha pubblicato per Ponte Sisto editore Il pozzo delle nebbie. Il caso Bracci. Un delitto a Primavalle nell’Anno Santo 1950.
Roma può tornare a essere un modello? Il sindaco Ignazio Marino ha raccolto da un anno la pesante eredità del Campidoglio dopo cinque anni di governo della destra. E tenta di risollevare la Capitale che mai, nella storia unitaria, ha attraversato un momento di così grave distacco dalla coscienza nazionale. Per il movimento democratico romano è il momento di una nuova difficile responsabilità.
Come si colloca il tema della Capitale nel contesto dell’integrazione europea e in presenza di una rapidissima trasformazione del mercato del lavoro nel quale tende a ridursi lo spazio dell’impiego pubblico generico a bassa specializzazione?
Come affrontare le domande e i bisogni crescenti di una grande metropoli internazionale nel contesto della globalizzazione e di una riduzione delle risorse pubbliche disponibili per soddisfare queste nuove domande?
In quale direzione orientare lo sviluppo di Roma, in un mondo segnato dall’incessante innovazione tecnologica in ogni settore della vita economica e sociale che accelera il tramonto dell’edilizia espansiva e della burocrazia manuale?
Sono i temi centrali di questo libro di Roberto Morassut, nel quale si cerca di dare un ordine al flusso della recente storia politico-amministrativa di Roma come presupposto essenziale per tentare delle risposte.
Una ricerca che punta sull’uso del patrimonio pubblico e dei beni comuni come motore per una moderna sussidiarietà, una ricerca che parte dalla constatazione che Roma deve rompere il circuito ristretto del proprio mercato interno, finanziario ed economico-imprenditoriale, favorendo l’accesso di nuovi protagonisti internazionali.
Sullo sfondo tornano con frequenza il tema della crisi del ceto medio come processo mondiale ma anche come fenomeno tipico di Roma e la convinzione che il Partito democratico a Roma potrà onorare la responsabilità che gli spetta ed esaltare le sue energie democratiche solo ritrovando la strada della politica e del dibattito sulle cose reali e abbandonando quella di una vita interna compressa da una competizione di potere e senza idee tra tribù e non tra correnti politico-ideali.
Roberto Morassut è nato a Roma nel 1963. Si è laureato in Storia contemporanea alla Facoltà di Lettere dell’Università la Sapienza di Roma. Ha aderito giovanissimo al Partito comunista italiano, nel 1980. Dirigente romano del Pci e successivamente del Pds e dei Democratici di sinistra, di cui è stato segretario romano dal 1997 al 2000. Nel 1997 è stato consigliere comunale e capogruppo dei Ds in Campidoglio ed è diventato, nel 2001 con Walter Veltroni sindaco, assessore all’Urbanistica del Comune di Roma. Nel 2008 è stato eletto deputato nella circoscrizione di Roma e confermato nel 2013. Fa parte della VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati ed è capogruppo per il Pd della Commissione Bicamerale di Vigilanza degli Enti Gestori di forme di previdenza e assistenza pubblica. Dal giugno 2014 è membro della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare della Nato.
Nel 2012 ha pubblicato per Aliberti editore Malaroma. Dal modello romano al fallimento di Alemanno. Nel 2014 ha pubblicato per Ponte Sisto editore Il pozzo delle nebbie. Il caso Bracci. Un delitto a Primavalle nell’Anno Santo 1950.