Il 2013 è stato un anno di transizioni incomplete, in cui il sistema politico e istituzionale italiano ha raggiunto uno stallo decisionale pressoché assoluto. Apertosi con la riconferma del riluttante Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica, per l’incapacità del Parlamento di eleggere un successore, l’anno si è concluso con la sentenza della Corte costituzionale che ha giudicato illegittime le parti decisive della legge elettorale in vigore dal 2005. La parabola eloquente di un sistema sull’orlo della paralisi, in attesa della svolta.
Il 2013 è stato un anno di transizioni incomplete, in cui il sistema politico e istituzionale italiano ha raggiunto uno stallo decisionale pressoché assoluto. Apertosi con la riconferma del riluttante Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica, per l’incapacità del Parlamento di eleggere un successore, l’anno si è concluso con la sentenza della Corte costituzionale che ha giudicato illegittime le parti decisive della legge elettorale in vigore dal 2005. La parabola eloquente di un sistema sull’orlo della paralisi, in attesa della svolta.