Author: | Fausto Beretta | ISBN: | 9788859127833 |
Publisher: | Aletti Editore | Publication: | September 1, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Fausto Beretta |
ISBN: | 9788859127833 |
Publisher: | Aletti Editore |
Publication: | September 1, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Fausto Beretta è nato e vive a Bussero (MI). Ha iniziato a scrivere Poesie durante il servizio militare nella noia della branda o nelle serate perse in punizione. Lo muoveva allora tanta rabbia e l’atmosfera di ribellione del 68. Terminato il servizio militare la vena poetica lasciava il posto alla forte passione per il teatro che lo accompagnava già dall’infanzia… per ritornare inaspettata dieci anni dopo. Scopriva allora che la poesia era un mezzo di comunicazione con se stesso mentre il teatro era un mezzo di comunicazione con il suo ambiente. Nel frattempo, nel ruolo di regista, portava in scena con il Gruppo Teatro Bussero, di cui era uno dei fondatori, alcuni suoi testi teatrali: “Naia cara naia”, “Incontri sulla strada (ovvero da Beckett a Brecht attraversando il Gruppo Teatro Bussero)” e “Su nell’immensità del cielo”, un dramma tratto dal racconto “Niente più niente al mondo” di Massimo Carlotto che veniva premiato, al Torneo Nazionale di Drammaturgia APPLAUSI 2010, con medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, nonché testi di autori contemporanei quali Luigi Lunari, Edoardo Erba, Aldo Nicolaj, Juan Rodolfo Wilcock, Mino Bellei ed altri ancora. Teatro e poesia affiancati avevano per lui la medesima attrazione. Avvertiva però che mentre nel teatro poteva mascherarsi, nella poesia non gli era permesso. “Io scivolo sotto la pelle della mia poesia, dove mi tengo al caldo, e impedisco al mondo di penetrarvi.” (Alain Bosquet – Da aforismi sulla poesia di Piero Colonna Romano sul sito Poetare) Allora poesia perché? poesia per chi? Per tanti anni ha cercato di capire cosa è una poesia: fra le tante definizioni aggiunge la sua “un anelito dell’anima imprigionato, irripetibile … che vuole voce, che vuole essere liberato con musicalità e grazia. Ma…” aggiunge “…anche quando si riesce a dargli voce ci si accorge che è solo un pezzetto liberato del nostro dentro infinito”. Allora poesia come ricerca di se stessi e di tutto quello che ci circonda e dentro ci muove. Poesia per curiosità… e per imparare. Poesia per gli amici-amici come curiosità e regalo. Poesia per l’occasionale sconosciuto lettore che può trovare in essa risonanze.
Fausto Beretta è nato e vive a Bussero (MI). Ha iniziato a scrivere Poesie durante il servizio militare nella noia della branda o nelle serate perse in punizione. Lo muoveva allora tanta rabbia e l’atmosfera di ribellione del 68. Terminato il servizio militare la vena poetica lasciava il posto alla forte passione per il teatro che lo accompagnava già dall’infanzia… per ritornare inaspettata dieci anni dopo. Scopriva allora che la poesia era un mezzo di comunicazione con se stesso mentre il teatro era un mezzo di comunicazione con il suo ambiente. Nel frattempo, nel ruolo di regista, portava in scena con il Gruppo Teatro Bussero, di cui era uno dei fondatori, alcuni suoi testi teatrali: “Naia cara naia”, “Incontri sulla strada (ovvero da Beckett a Brecht attraversando il Gruppo Teatro Bussero)” e “Su nell’immensità del cielo”, un dramma tratto dal racconto “Niente più niente al mondo” di Massimo Carlotto che veniva premiato, al Torneo Nazionale di Drammaturgia APPLAUSI 2010, con medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, nonché testi di autori contemporanei quali Luigi Lunari, Edoardo Erba, Aldo Nicolaj, Juan Rodolfo Wilcock, Mino Bellei ed altri ancora. Teatro e poesia affiancati avevano per lui la medesima attrazione. Avvertiva però che mentre nel teatro poteva mascherarsi, nella poesia non gli era permesso. “Io scivolo sotto la pelle della mia poesia, dove mi tengo al caldo, e impedisco al mondo di penetrarvi.” (Alain Bosquet – Da aforismi sulla poesia di Piero Colonna Romano sul sito Poetare) Allora poesia perché? poesia per chi? Per tanti anni ha cercato di capire cosa è una poesia: fra le tante definizioni aggiunge la sua “un anelito dell’anima imprigionato, irripetibile … che vuole voce, che vuole essere liberato con musicalità e grazia. Ma…” aggiunge “…anche quando si riesce a dargli voce ci si accorge che è solo un pezzetto liberato del nostro dentro infinito”. Allora poesia come ricerca di se stessi e di tutto quello che ci circonda e dentro ci muove. Poesia per curiosità… e per imparare. Poesia per gli amici-amici come curiosità e regalo. Poesia per l’occasionale sconosciuto lettore che può trovare in essa risonanze.