La strada che porta dall'aeroporto alla città è sempre molto più di una strada. È anticamera. Biglietto da visita. Manifesto. Vetrina. Quanto a Palermo, non si è mai data un gran da fare per la sua rampa d'accesso. Io l'ho fatta un sacco di volte quella strada, qui la città non si camuffa, non dà false illusioni. L'ultima volta l'ho fatta grazie a Palermo è una cipolla, pubblicato in quella collana che è fatta apposta per fotografare i luoghi e farli arrivare a chi non c'è mai stato o c'è stato troppo di fretta. E Alajmo parte da lì. Giorgio Scianna, "Linus"Palermo è una cipolla è un saggio di variopinta ironia su Palermo. Con uno sguardo audace e disincantato, Alajmo offre una discesa agli inferi in piena regola, affrontando in ogni breve capitolo un contrasto, un paradosso, una storia fantastica. "Libero"Una guida molto particolare che spinge il comune viaggiatore a superare i preconcetti e a farsi investire dalla luce di Palermo. Una luce che non si dimentica e fa venire voglia di tornare a sbucciare la città come fosse una cipolla. Fino a trovare il suo strato perfetto che esiste senz'altro, è solo nascosto. Andrea Di Consoli, "Stilos"
La strada che porta dall'aeroporto alla città è sempre molto più di una strada. È anticamera. Biglietto da visita. Manifesto. Vetrina. Quanto a Palermo, non si è mai data un gran da fare per la sua rampa d'accesso. Io l'ho fatta un sacco di volte quella strada, qui la città non si camuffa, non dà false illusioni. L'ultima volta l'ho fatta grazie a Palermo è una cipolla, pubblicato in quella collana che è fatta apposta per fotografare i luoghi e farli arrivare a chi non c'è mai stato o c'è stato troppo di fretta. E Alajmo parte da lì. Giorgio Scianna, "Linus"Palermo è una cipolla è un saggio di variopinta ironia su Palermo. Con uno sguardo audace e disincantato, Alajmo offre una discesa agli inferi in piena regola, affrontando in ogni breve capitolo un contrasto, un paradosso, una storia fantastica. "Libero"Una guida molto particolare che spinge il comune viaggiatore a superare i preconcetti e a farsi investire dalla luce di Palermo. Una luce che non si dimentica e fa venire voglia di tornare a sbucciare la città come fosse una cipolla. Fino a trovare il suo strato perfetto che esiste senz'altro, è solo nascosto. Andrea Di Consoli, "Stilos"