Nel 1958 il teologo ortodosso Pavel Evdokimov affermò – in modo paradossale ma indiscutibile – che «un mondo fondamentalmente maschile nel quale la donna non ha alcuna funzione è sempre più un mondo senza Dio, poiché, senza madre, Dio non può nascervi». È appunto alla madre di Dio, in greco Theotókos, come la celebrerà la tradizione cristiana a partire dal concilio di Efeso (431), che è dedicato questo volume.Un ritratto abbozzato tra le sponde contigue del racconto evangelico e delle riflessioni teologico-simboliche che nei secoli cristiani – a partire dalle stesse allusioni presenti nelle sacre Scritture – hanno accompagnato la madre di Cristo.
Nel 1958 il teologo ortodosso Pavel Evdokimov affermò – in modo paradossale ma indiscutibile – che «un mondo fondamentalmente maschile nel quale la donna non ha alcuna funzione è sempre più un mondo senza Dio, poiché, senza madre, Dio non può nascervi». È appunto alla madre di Dio, in greco Theotókos, come la celebrerà la tradizione cristiana a partire dal concilio di Efeso (431), che è dedicato questo volume.Un ritratto abbozzato tra le sponde contigue del racconto evangelico e delle riflessioni teologico-simboliche che nei secoli cristiani – a partire dalle stesse allusioni presenti nelle sacre Scritture – hanno accompagnato la madre di Cristo.