Martedì 8 settembre 1964, Paolo vi annunziò ufficialmente la presenza
di uditrici al Concilio Vaticano ii e, il 25 dello stesso mese, entrò in aula la prima donna, la francese Marie-Louise Monnet. Dal settembre del 1964 all’agosto del 1965 furono chiamate in tutto ventitré donne: dieci religiose e tredici laiche, scelte, perlopiù, secondo criteri
di internazionalità e di rappresentanza.
La loro partecipazione, nelle intenzioni
di molti padri conciliari, doveva rivestire un carattere piuttosto simbolico ma,
al contrario, essa fu particolarmente significativa, lasciando segni importanti negli stessi documenti conciliari. Attraverso una documentazione inedita
e appassionante, il libro presenta i volti
e le storie di queste “madri del Concilio” che, per la prima volta, hanno preso
parte ad alcune sessioni conciliari
e, pur rispettando l’ordine di tacere nelle assemblee generali, hanno però saputo trovare le occasioni giuste
per pronunciare parole efficaci.
Martedì 8 settembre 1964, Paolo vi annunziò ufficialmente la presenza
di uditrici al Concilio Vaticano ii e, il 25 dello stesso mese, entrò in aula la prima donna, la francese Marie-Louise Monnet. Dal settembre del 1964 all’agosto del 1965 furono chiamate in tutto ventitré donne: dieci religiose e tredici laiche, scelte, perlopiù, secondo criteri
di internazionalità e di rappresentanza.
La loro partecipazione, nelle intenzioni
di molti padri conciliari, doveva rivestire un carattere piuttosto simbolico ma,
al contrario, essa fu particolarmente significativa, lasciando segni importanti negli stessi documenti conciliari. Attraverso una documentazione inedita
e appassionante, il libro presenta i volti
e le storie di queste “madri del Concilio” che, per la prima volta, hanno preso
parte ad alcune sessioni conciliari
e, pur rispettando l’ordine di tacere nelle assemblee generali, hanno però saputo trovare le occasioni giuste
per pronunciare parole efficaci.