Author: | Gabriele Ranzato | ISBN: | 9788858113486 |
Publisher: | Editori Laterza | Publication: | April 23, 2014 |
Imprint: | Editori Laterza | Language: | Italian |
Author: | Gabriele Ranzato |
ISBN: | 9788858113486 |
Publisher: | Editori Laterza |
Publication: | April 23, 2014 |
Imprint: | Editori Laterza |
Language: | Italian |
Vincendo la guerra civile Franco impose alla Spagna una dittatura di tipo fascista. Per molti anni dopo la fine della guerra egli ha continuato, con grande spietatezza, a uccidere e tenere in prigionia un enorme numero di oppositori. Poiché per tutto questo il regime franchista è restato il simbolo della più oscura e longeva antidemocrazia nella storia dell'Europa occidentale, la Repubblica che egli ha abbattuto è rimasta il simbolo della democrazia. È noto però che la Spagna repubblicana all'avvio della guerra fu immediatamente travolta da un'ondata rivoluzionaria, e solitamente si considera questo stravolgimento della sua natura una conseguenza del golpe militare, per far fronte al quale era occorso armare il popolo. Ma è veramente così? I generali golpisti vollero affossare la Repubblica per la loro ostilità verso le riforme che essa stava attuando nell'ordine e nel rispetto delle norme di una democrazia liberale? Oppure essi poterono contare sull'attivo sostegno, o quanto meno sulla sconcertata passività, di un'ampia parte della cittadinanza, perché diversi eventi e segnali diffusero la paura che il paese stesse già imboccando la via di un'irreversibile rivoluzione?
Vincendo la guerra civile Franco impose alla Spagna una dittatura di tipo fascista. Per molti anni dopo la fine della guerra egli ha continuato, con grande spietatezza, a uccidere e tenere in prigionia un enorme numero di oppositori. Poiché per tutto questo il regime franchista è restato il simbolo della più oscura e longeva antidemocrazia nella storia dell'Europa occidentale, la Repubblica che egli ha abbattuto è rimasta il simbolo della democrazia. È noto però che la Spagna repubblicana all'avvio della guerra fu immediatamente travolta da un'ondata rivoluzionaria, e solitamente si considera questo stravolgimento della sua natura una conseguenza del golpe militare, per far fronte al quale era occorso armare il popolo. Ma è veramente così? I generali golpisti vollero affossare la Repubblica per la loro ostilità verso le riforme che essa stava attuando nell'ordine e nel rispetto delle norme di una democrazia liberale? Oppure essi poterono contare sull'attivo sostegno, o quanto meno sulla sconcertata passività, di un'ampia parte della cittadinanza, perché diversi eventi e segnali diffusero la paura che il paese stesse già imboccando la via di un'irreversibile rivoluzione?