Questa raccolta di testi (quasi un diario) è materiale di lavoro parallelo a quel “mestiere di grafico” che l’autore esercita da tempo.È un viaggio nel progetto grafico tra libri, copertine, marchi, fotografie, macchine e software, tecnologie analogiche e digitali, mp3 e vecchi giradischi, cinema e molto altro ancora, dove lo scrivere diventa contrappunto, spazio di libertà e memoria collettiva. Il libro racconta di una generazione di fatto consapevole, i “grafici di mezzo”, alla quale l’autore appartiene, che in questi anni ha vissuto una profonda transizione: manualità e artigianato, appresi lentamente “a bottega”, sono stati travolti dal “nuovo” che ha trasformato tutto: soggetto e oggetto, mercato, stili, tempi e modi della produzione.
Questa raccolta di testi (quasi un diario) è materiale di lavoro parallelo a quel “mestiere di grafico” che l’autore esercita da tempo.È un viaggio nel progetto grafico tra libri, copertine, marchi, fotografie, macchine e software, tecnologie analogiche e digitali, mp3 e vecchi giradischi, cinema e molto altro ancora, dove lo scrivere diventa contrappunto, spazio di libertà e memoria collettiva. Il libro racconta di una generazione di fatto consapevole, i “grafici di mezzo”, alla quale l’autore appartiene, che in questi anni ha vissuto una profonda transizione: manualità e artigianato, appresi lentamente “a bottega”, sono stati travolti dal “nuovo” che ha trasformato tutto: soggetto e oggetto, mercato, stili, tempi e modi della produzione.