Author: | Georges Simenon | ISBN: | 9788845970504 |
Publisher: | Adelphi | Publication: | January 16, 2012 |
Imprint: | Adelphi | Language: | Italian |
Author: | Georges Simenon |
ISBN: | 9788845970504 |
Publisher: | Adelphi |
Publication: | January 16, 2012 |
Imprint: | Adelphi |
Language: | Italian |
In una fredda mattina d’inverno, mentre il suo autista lo portava, come ogni giorno da trent’anni, alla ditta di import-export fondata da suo nonno, Norbert Monde ha deciso di scomparire. Anzi no: non c’è stato niente da decidere. «Probabilmente lo aveva sognato spesso, o ci aveva pensato così tanto che adesso aveva l’impressione di compiere gesti già compiuti»: farsi radere i baffi, scambiare il completo dal taglio elegante con un abito di seconda mano, andare alla Gare de Lyon, chiedere un biglietto per Marsiglia. Ma perché è accaduto proprio quel giorno? Forse perché era il suo compleanno; o forse perché, alzando gli occhi, ha visto «i comignoli rosa che si stagliavano sullo sfondo di un cielo azzurro pallido in cui fluttuava una minuscola nuvola bianca» – e gli è venuta voglia di vedere il mare. Quando finalmente se l’è trovato davanti, il signor Monde ha pianto. E quelle lacrime, che si portavano via «tutta la stanchezza accumulata in quarantotto anni», erano dolci, «perché ora la battaglia era finita», e lui era finalmente come uno di quei clochard che dormono sotto i ponti di Parigi, e che più di una volta gli era capitato di invidiare. Così, ha cominciato a vivere una esistenza del tutto nuova, in un mondo che gli era ignoto. Un giorno però gli apparirà dinanzi un fantasma della sua vita di prima: allora il signor Monde, che aveva portato in sé «la propria condizione di uomo come altri si portano addosso senza saperlo una malattia», riprenderà la sua identità e il suo ruolo, ma non sarà più la stessa persona. Perché da quel momento non avrà più ombre – e guarderà ogni cosa in modo diverso, con una sorta di «fredda serenità».
In una fredda mattina d’inverno, mentre il suo autista lo portava, come ogni giorno da trent’anni, alla ditta di import-export fondata da suo nonno, Norbert Monde ha deciso di scomparire. Anzi no: non c’è stato niente da decidere. «Probabilmente lo aveva sognato spesso, o ci aveva pensato così tanto che adesso aveva l’impressione di compiere gesti già compiuti»: farsi radere i baffi, scambiare il completo dal taglio elegante con un abito di seconda mano, andare alla Gare de Lyon, chiedere un biglietto per Marsiglia. Ma perché è accaduto proprio quel giorno? Forse perché era il suo compleanno; o forse perché, alzando gli occhi, ha visto «i comignoli rosa che si stagliavano sullo sfondo di un cielo azzurro pallido in cui fluttuava una minuscola nuvola bianca» – e gli è venuta voglia di vedere il mare. Quando finalmente se l’è trovato davanti, il signor Monde ha pianto. E quelle lacrime, che si portavano via «tutta la stanchezza accumulata in quarantotto anni», erano dolci, «perché ora la battaglia era finita», e lui era finalmente come uno di quei clochard che dormono sotto i ponti di Parigi, e che più di una volta gli era capitato di invidiare. Così, ha cominciato a vivere una esistenza del tutto nuova, in un mondo che gli era ignoto. Un giorno però gli apparirà dinanzi un fantasma della sua vita di prima: allora il signor Monde, che aveva portato in sé «la propria condizione di uomo come altri si portano addosso senza saperlo una malattia», riprenderà la sua identità e il suo ruolo, ma non sarà più la stessa persona. Perché da quel momento non avrà più ombre – e guarderà ogni cosa in modo diverso, con una sorta di «fredda serenità».