Author: | Federica Tinti | ISBN: | 9788892160552 |
Publisher: | Giappichelli Editore | Publication: | September 20, 2017 |
Imprint: | Giappichelli Editore | Language: | Italian |
Author: | Federica Tinti |
ISBN: | 9788892160552 |
Publisher: | Giappichelli Editore |
Publication: | September 20, 2017 |
Imprint: | Giappichelli Editore |
Language: | Italian |
Nel campo dell’autonomia privata e della possibilità per anche uno solo dei contraenti di concludere contratti a sé economicamente sconvenienti, l’ interrogativo è tradizionalmente risolto nel senso di attribuire ai paciscenti la libertà di effettuare ogni valutazione a riguardo, ritenendosi l’equilibrio economico del contratto affare privato, rimesso, in quanto tale, alla libera determinazione dei consociati.Sennonché, a partire dagli anni novanta del secolo scorso, si può registrare una rinnovata attenzione in dottrina e in giurisprudenza, all’esame della questione se il contratto debba essere economicamente conveniente per tutte le parti, o per una sola di esse.Si riaffaccia così un interrogativo che si pone all’ origine dei riferiti nuovi orientamenti e di cui si deve necessariamente tener conto per una ulteriore riflessione, attenta ad indagare, in chiave rimediale, la rilevanza giuridica di quelle turbative della libertà di decisione, tali da poter incidere su di una adeguata valutazione della convenienza dell’affare. In questa prospettiva, la convenienza economica del contratto non si identifica con un ideale astratto di proporzionalità, né presuppone una oggettiva equivalenza dei valori scambiati, ma si colora di evidente soggettività, divenendo la locuzione più efficacemente descrittiva dell’attuale tensione dell’ordinamento alla tutela della correttezza nei processi formativi dell’accordo.Federica Tinti si laurea in Giurisprudenza con lode presso l’Università degli Studî di Modena e Reggio Emilia, discutendo una tesi in Diritto civile, sotto la guida del Chiar.mo Prof. Andrea Mora. Nel 2015 consegue il titolo di Dottore di ricerca in seno alla Scuola di Dottorato in Scienze giuridiche “La cultura giuridica europea dell’impresa e delle istituzioni” dell’Ateneo modenese.Già cultrice della materia in Diritto civile, Istituzioni di Diritto Privato I e Istituzioni di Diritto Privato II presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studî di Modena e Reggio Emilia, nell’anno accademico 2015/2016 ricopre l’incarico di docente a contratto di Patologia negoziale e di Tutor in Diritto civile nell’ambito della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, istituita presso l’omonimo Dipartimento.
Nel campo dell’autonomia privata e della possibilità per anche uno solo dei contraenti di concludere contratti a sé economicamente sconvenienti, l’ interrogativo è tradizionalmente risolto nel senso di attribuire ai paciscenti la libertà di effettuare ogni valutazione a riguardo, ritenendosi l’equilibrio economico del contratto affare privato, rimesso, in quanto tale, alla libera determinazione dei consociati.Sennonché, a partire dagli anni novanta del secolo scorso, si può registrare una rinnovata attenzione in dottrina e in giurisprudenza, all’esame della questione se il contratto debba essere economicamente conveniente per tutte le parti, o per una sola di esse.Si riaffaccia così un interrogativo che si pone all’ origine dei riferiti nuovi orientamenti e di cui si deve necessariamente tener conto per una ulteriore riflessione, attenta ad indagare, in chiave rimediale, la rilevanza giuridica di quelle turbative della libertà di decisione, tali da poter incidere su di una adeguata valutazione della convenienza dell’affare. In questa prospettiva, la convenienza economica del contratto non si identifica con un ideale astratto di proporzionalità, né presuppone una oggettiva equivalenza dei valori scambiati, ma si colora di evidente soggettività, divenendo la locuzione più efficacemente descrittiva dell’attuale tensione dell’ordinamento alla tutela della correttezza nei processi formativi dell’accordo.Federica Tinti si laurea in Giurisprudenza con lode presso l’Università degli Studî di Modena e Reggio Emilia, discutendo una tesi in Diritto civile, sotto la guida del Chiar.mo Prof. Andrea Mora. Nel 2015 consegue il titolo di Dottore di ricerca in seno alla Scuola di Dottorato in Scienze giuridiche “La cultura giuridica europea dell’impresa e delle istituzioni” dell’Ateneo modenese.Già cultrice della materia in Diritto civile, Istituzioni di Diritto Privato I e Istituzioni di Diritto Privato II presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studî di Modena e Reggio Emilia, nell’anno accademico 2015/2016 ricopre l’incarico di docente a contratto di Patologia negoziale e di Tutor in Diritto civile nell’ambito della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, istituita presso l’omonimo Dipartimento.