Author: | Barthélémy Courmont | ISBN: | 9781310252396 |
Publisher: | Fuoco Edizioni | Publication: | May 6, 2015 |
Imprint: | Smashwords Edition | Language: | Italian |
Author: | Barthélémy Courmont |
ISBN: | 9781310252396 |
Publisher: | Fuoco Edizioni |
Publication: | May 6, 2015 |
Imprint: | Smashwords Edition |
Language: | Italian |
La Corea del Nord è forse il Paese più isolato al mondo tanto che, e per la sua storia e per le sanzioni internazionali che l’hanno oltremodo emarginata, la si può definire come il Regno Eremita. E infatti la Repubblica popolare, a differenza di altri Stati, tipo l’Iran e il Myanmar, che come lei si sono meritati l’appellativo di Stato canaglia, ha eretto un muro di riservatezza così impenetrabile che non si sa quasi nulla, se non fosse per il lavoro delle ong e per le testimonianze dei profughi, non solo delle sue reali mire e dei meccanismi di governo, ma addirittura del suo stesso leader, Kim-Jong-un, e del popolo che è chiamato a guidare. Quello che si sa invece è che la Corea è il Paese meno democratico al mondo e che ha approntato una strategia di sopravvivenza che ha messo a nudo i limiti della diplomazia internazionale. Per gli Stati Uniti, infatti, la Corea rappresenta un vero e proprio enigma; sia che facciano ricorso alle sanzioni sia che mostrino una politica di apertura non riescono a far rinsavire una dittatura dinastica che pur di mantenersi al potere non si fa scrupoli ad abusare del suo popolo.
La Corea del Nord è forse il Paese più isolato al mondo tanto che, e per la sua storia e per le sanzioni internazionali che l’hanno oltremodo emarginata, la si può definire come il Regno Eremita. E infatti la Repubblica popolare, a differenza di altri Stati, tipo l’Iran e il Myanmar, che come lei si sono meritati l’appellativo di Stato canaglia, ha eretto un muro di riservatezza così impenetrabile che non si sa quasi nulla, se non fosse per il lavoro delle ong e per le testimonianze dei profughi, non solo delle sue reali mire e dei meccanismi di governo, ma addirittura del suo stesso leader, Kim-Jong-un, e del popolo che è chiamato a guidare. Quello che si sa invece è che la Corea è il Paese meno democratico al mondo e che ha approntato una strategia di sopravvivenza che ha messo a nudo i limiti della diplomazia internazionale. Per gli Stati Uniti, infatti, la Corea rappresenta un vero e proprio enigma; sia che facciano ricorso alle sanzioni sia che mostrino una politica di apertura non riescono a far rinsavire una dittatura dinastica che pur di mantenersi al potere non si fa scrupoli ad abusare del suo popolo.