Assediato dalle novità scientifiche e attratto dal linguaggio dell’esattezza che esse incarnano, il pensiero filosofico del Novecento si esprime in molti filoni diversi, ma attorno a una “svolta linguistica” che costituisce la cifra più importante e comune alle scuole di pensiero più tradizionali e a quelle più radicali, e investe direttamente i campi in cui esse si manifestano: l’etica, la politica, ma anche quell’ampio ambito che nel Novecento articola entrambi, la comunicazione. Mass media, fotografia, teatro, cinema sono il terreno di incontro fra industria e politica, arte e psicologia, letteratura e tecnologia, storia e memoria. E d’altra parte in ciascuno di questi settori si sono espresse le dinamiche sociali e le poetiche individuali, inventati linguaggi e forme, e rispecchiate le sensibilità di un intero secolo.
Assediato dalle novità scientifiche e attratto dal linguaggio dell’esattezza che esse incarnano, il pensiero filosofico del Novecento si esprime in molti filoni diversi, ma attorno a una “svolta linguistica” che costituisce la cifra più importante e comune alle scuole di pensiero più tradizionali e a quelle più radicali, e investe direttamente i campi in cui esse si manifestano: l’etica, la politica, ma anche quell’ampio ambito che nel Novecento articola entrambi, la comunicazione. Mass media, fotografia, teatro, cinema sono il terreno di incontro fra industria e politica, arte e psicologia, letteratura e tecnologia, storia e memoria. E d’altra parte in ciascuno di questi settori si sono espresse le dinamiche sociali e le poetiche individuali, inventati linguaggi e forme, e rispecchiate le sensibilità di un intero secolo.