I fantasmi della psicologia

La crisi di una professione

Nonfiction, Health & Well Being, Psychology
Cover of the book I fantasmi della psicologia by Jerome Kagan, Bollati Boringhieri
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Jerome Kagan ISBN: 9788833972985
Publisher: Bollati Boringhieri Publication: April 24, 2014
Imprint: Bollati Boringhieri Language: Italian
Author: Jerome Kagan
ISBN: 9788833972985
Publisher: Bollati Boringhieri
Publication: April 24, 2014
Imprint: Bollati Boringhieri
Language: Italian

«Fuori contesto». Si chiama così la terra di nessuno delle astrazioni indimostrate in cui vagolano da tempo i fantasmi della psicologia, ossia della disciplina che più di altre dovrebbe invece indagare gli esseri umani nella loro viva, singolare concretezza. A cacciare i fantasmi con intrepido fervore è proprio uno psicologo, tra i maggiori al mondo. Pochi come Jerome Kagan conoscono dall’interno le dinamiche dei progetti di ricerca e sono in grado di additare autorevolmente i preconcetti che ne viziano i risultati. Una miriade di studi empirici iperfinanziati e manuali diagnostici a diffusione universale condividono un identico cono d’ombra, perché si ostinano a ignorare la significatività – per gli stati mentali – dell’appartenenza culturale, della collocazione sociale e delle storie di vita degli individui. Esaminare le emozioni, i sentimenti e i comportamenti fidando soltanto nelle dichiarazioni verbali dei soggetti intervistati, misurare le relative attività cerebrali senza tener conto dei setting specifici, o invocare un’origine monocausale, perlopiù genetica, per le patologie psichiatriche sono procedure avventate, che finiscono con l’oscurare evidenze incontrovertibili e alterare i dati. Il benessere soggettivo descritto da una donna povera del Nicaragua non potrà essere calcolato sull’indice di felicità di un avvocato parigino; gli americani depressi di origine cinese non risponderanno a un questionario sulla depressione, ritenuta stigmatizzante, allo stesso modo delle madri norvegesi; un ragazzo ansioso di San Francisco parlerà della sua condizione secondo parametri inassimilabili a quelli di un monaco buddhista sessantenne, che forse non dispone neppure della parola «ansia» in tibetano. Ecco, ammonisce Kagan, bisogna ridare corpo a tutto ciò che, decontestualizzato, si è ridotto a ectoplasma. Una psicologia riformata dovrebbe aggiornare il motto delfico: «Conosci te stesso in ogni contesto».

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

«Fuori contesto». Si chiama così la terra di nessuno delle astrazioni indimostrate in cui vagolano da tempo i fantasmi della psicologia, ossia della disciplina che più di altre dovrebbe invece indagare gli esseri umani nella loro viva, singolare concretezza. A cacciare i fantasmi con intrepido fervore è proprio uno psicologo, tra i maggiori al mondo. Pochi come Jerome Kagan conoscono dall’interno le dinamiche dei progetti di ricerca e sono in grado di additare autorevolmente i preconcetti che ne viziano i risultati. Una miriade di studi empirici iperfinanziati e manuali diagnostici a diffusione universale condividono un identico cono d’ombra, perché si ostinano a ignorare la significatività – per gli stati mentali – dell’appartenenza culturale, della collocazione sociale e delle storie di vita degli individui. Esaminare le emozioni, i sentimenti e i comportamenti fidando soltanto nelle dichiarazioni verbali dei soggetti intervistati, misurare le relative attività cerebrali senza tener conto dei setting specifici, o invocare un’origine monocausale, perlopiù genetica, per le patologie psichiatriche sono procedure avventate, che finiscono con l’oscurare evidenze incontrovertibili e alterare i dati. Il benessere soggettivo descritto da una donna povera del Nicaragua non potrà essere calcolato sull’indice di felicità di un avvocato parigino; gli americani depressi di origine cinese non risponderanno a un questionario sulla depressione, ritenuta stigmatizzante, allo stesso modo delle madri norvegesi; un ragazzo ansioso di San Francisco parlerà della sua condizione secondo parametri inassimilabili a quelli di un monaco buddhista sessantenne, che forse non dispone neppure della parola «ansia» in tibetano. Ecco, ammonisce Kagan, bisogna ridare corpo a tutto ciò che, decontestualizzato, si è ridotto a ectoplasma. Una psicologia riformata dovrebbe aggiornare il motto delfico: «Conosci te stesso in ogni contesto».

More books from Bollati Boringhieri

Cover of the book I biscotti di Baudelaire by Jerome Kagan
Cover of the book Inibizione, sintomo e angoscia by Jerome Kagan
Cover of the book Opere vol. 9/1 by Jerome Kagan
Cover of the book Metapsicologia by Jerome Kagan
Cover of the book Il profumo della pioggia nei Balcani by Jerome Kagan
Cover of the book Come cambiare la propria vita by Jerome Kagan
Cover of the book Casi clinici 8 by Jerome Kagan
Cover of the book Mio caro Neandertal by Jerome Kagan
Cover of the book Saggi sull'arte, la letteratura e il linguaggio by Jerome Kagan
Cover of the book Nascere by Jerome Kagan
Cover of the book La fuga di Benjamin Lerner by Jerome Kagan
Cover of the book Casi clinici 1: Signorina Anna O., Signora Emmy Von N. by Jerome Kagan
Cover of the book Il mito dei neuroni specchio by Jerome Kagan
Cover of the book Mr Skeffington by Jerome Kagan
Cover of the book L'ultima favola russa by Jerome Kagan
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy