Author: | Alvise Cagnazzo, Stefano Discreti, Darwin Pastorin | ISBN: | 9788867766031 |
Publisher: | Ultra | Publication: | February 22, 2017 |
Imprint: | Ultra | Language: | Italian |
Author: | Alvise Cagnazzo, Stefano Discreti, Darwin Pastorin |
ISBN: | 9788867766031 |
Publisher: | Ultra |
Publication: | February 22, 2017 |
Imprint: | Ultra |
Language: | Italian |
Dire che è stato il caso dell’estate è ormai scontato, quasi come finire in rete per un pallone entrato nel suo raggio d’azione. Gonzalo Gerardo Higuaín, se qualcuno non se ne fosse accorto, il 26 luglio è passato dal Napoli alla Juventus, che per averlo non ha esitato a pagare la clausola di 90 milioni che lo liberava dal suo contratto con la società partenopea. E così El Pipita ha inanellato due clamorosi record nel giro di due mesi: dopo essersi laureato capocannoniere più prolifico di sempre segnando qualcosa come 36 gol in un unico campionato, è passato alla storia del calcio italiano anche per il trasferimento più costoso mai avvenuto in serie A. Niente male, per chi solo un anno prima, dopo un rigore sbagliato, ha dovuto anche sentirsi dire di non essere un vincente. E sì che un po’ di numeri dalla sua parte li aveva già messi: contando solo i campionati nazionali, 13 reti nel River Plate degli esordi prima ancora di compiere vent’anni, 107 in 190 partite con la maglia del Real Madrid e poi altre 35 in 69 incontri disputati con quella del Napoli nelle due stagioni precedenti all’incredibile 2015-2016. Una straordinaria sequenza che Gonzalo sembra proprio non voler interrompere, visto che ha impiegato meno di dieci minuti dall’esordio in bianconero per stampare il suo primo, decisivo sigillo sulla porta dello Juventus Stadium. Ma certo non bastano solo i gol a narrare la storia di Higuaín, il campione che con la sua classe adamantina e la sua feroce determinazione ha fatto perdere la testa alla Signora: per la prima volta Stefano Discreti e Alvise Cagnazzo ce la raccontano tutta, dalla difficile infanzia, segnata da una meningite fulminante a cui il piccolo Gonzalo è sopravvissuto per miracolo, fino alle soglie di un futuro di gloria, che, come credono fermamente milioni di tifosi bianconeri, è appena cominciato.
Dire che è stato il caso dell’estate è ormai scontato, quasi come finire in rete per un pallone entrato nel suo raggio d’azione. Gonzalo Gerardo Higuaín, se qualcuno non se ne fosse accorto, il 26 luglio è passato dal Napoli alla Juventus, che per averlo non ha esitato a pagare la clausola di 90 milioni che lo liberava dal suo contratto con la società partenopea. E così El Pipita ha inanellato due clamorosi record nel giro di due mesi: dopo essersi laureato capocannoniere più prolifico di sempre segnando qualcosa come 36 gol in un unico campionato, è passato alla storia del calcio italiano anche per il trasferimento più costoso mai avvenuto in serie A. Niente male, per chi solo un anno prima, dopo un rigore sbagliato, ha dovuto anche sentirsi dire di non essere un vincente. E sì che un po’ di numeri dalla sua parte li aveva già messi: contando solo i campionati nazionali, 13 reti nel River Plate degli esordi prima ancora di compiere vent’anni, 107 in 190 partite con la maglia del Real Madrid e poi altre 35 in 69 incontri disputati con quella del Napoli nelle due stagioni precedenti all’incredibile 2015-2016. Una straordinaria sequenza che Gonzalo sembra proprio non voler interrompere, visto che ha impiegato meno di dieci minuti dall’esordio in bianconero per stampare il suo primo, decisivo sigillo sulla porta dello Juventus Stadium. Ma certo non bastano solo i gol a narrare la storia di Higuaín, il campione che con la sua classe adamantina e la sua feroce determinazione ha fatto perdere la testa alla Signora: per la prima volta Stefano Discreti e Alvise Cagnazzo ce la raccontano tutta, dalla difficile infanzia, segnata da una meningite fulminante a cui il piccolo Gonzalo è sopravvissuto per miracolo, fino alle soglie di un futuro di gloria, che, come credono fermamente milioni di tifosi bianconeri, è appena cominciato.