Author: | Carlotta Zavattiero | ISBN: | 9788896337318 |
Publisher: | Casaleggio Associati | Publication: | January 31, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Carlotta Zavattiero |
ISBN: | 9788896337318 |
Publisher: | Casaleggio Associati |
Publication: | January 31, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Cosa direste se vostro figlio a scuola assistesse alla meticolosa preparazione di una dose di eroina da iniettarsi in vena? Sulla cattedra tutto il necessario: cucchiaino, accendino, carta stagnola, siringa. E la spiegazione di un esperto: «La siringa deve essere nuova, non la date ad altri e non usate quella degli altri. Scegliete droga di buon taglio. Meglio “farsi” in compagnia, a casa dei genitori e nei fine settimana».
Qualcosa di simile sta accadendo in molte scuole italiane grazie all’iniziativa dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (l’ex Aams) che si avvale della collaborazione della polizia di Stato e del patrocinio del Ministero della gioventù. Dal gennaio 2012 rappresentanti della Polizia postale e delle telecomunicazioni girano nelle scuole superiori e davanti a studenti e loro familiari descrivono i rischi dell’offerta in internet del gioco on line. Fa tutto parte del progetto educativo «Gioco online: rischi e pericoli», ideato da Aams per sensibilizzare i minori sui rischi del gioco.
Così l'Associazione è entrata nelle scuole come un lupo mascherato da agnello, perché forse fa venire voglia di giocare anche a chi non avrebbe mai pensato nemmeno di giocare. Ma proprio perché il gioco allo Stato rende, si passa su tutto e anziché veicolare il messaggio «non giocare», si propaganda, persino fra i più giovani, di «giocare il giusto». Come dire: «Drogati, fuma, bevi, in maniera responsabile». Può uno Stato che permette questo, garantire i diritti fondamentali?
Cosa direste se vostro figlio a scuola assistesse alla meticolosa preparazione di una dose di eroina da iniettarsi in vena? Sulla cattedra tutto il necessario: cucchiaino, accendino, carta stagnola, siringa. E la spiegazione di un esperto: «La siringa deve essere nuova, non la date ad altri e non usate quella degli altri. Scegliete droga di buon taglio. Meglio “farsi” in compagnia, a casa dei genitori e nei fine settimana».
Qualcosa di simile sta accadendo in molte scuole italiane grazie all’iniziativa dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (l’ex Aams) che si avvale della collaborazione della polizia di Stato e del patrocinio del Ministero della gioventù. Dal gennaio 2012 rappresentanti della Polizia postale e delle telecomunicazioni girano nelle scuole superiori e davanti a studenti e loro familiari descrivono i rischi dell’offerta in internet del gioco on line. Fa tutto parte del progetto educativo «Gioco online: rischi e pericoli», ideato da Aams per sensibilizzare i minori sui rischi del gioco.
Così l'Associazione è entrata nelle scuole come un lupo mascherato da agnello, perché forse fa venire voglia di giocare anche a chi non avrebbe mai pensato nemmeno di giocare. Ma proprio perché il gioco allo Stato rende, si passa su tutto e anziché veicolare il messaggio «non giocare», si propaganda, persino fra i più giovani, di «giocare il giusto». Come dire: «Drogati, fuma, bevi, in maniera responsabile». Può uno Stato che permette questo, garantire i diritti fondamentali?