L’influenza intellettuale che la Francia e il suo sistema politico e istituzionale hanno esercitato sul diritto costituzionale europeo è straordinariamente forte e persistente. Il volume analizza i diversi aspetti del sistema francese, ricostruendone l’evoluzione e inquadrandolo nel complessivo sviluppo del costituzionalismo europeo. Dopo una breve sintesi della ricca e complessa storia costituzionale del paese, l’autore affronta i singoli aspetti che ne caratterizzano la peculiare forma di governo. Sono poi descritti i rapporti tra centro e periferia e le ragioni del ritardo nel processo di regionalizzazione rispetto alla maggior parte dei paesi europei. Sono poi trattati altri temi quali le fonti del diritto, i diritti fondamentali e il sistema delle garanzie giurisdizionali. Ma emergono anche i motivi che fanno della Francia una "eccezione costituzionale" sotto molteplici aspetti: la sua inclassificabile forma di governo, la sua ostilità allo sviluppo di autonomie politiche territoriali, la tardiva e a lungo negletta introduzione di un giudizio di legittimità costituzionale delle leggi.
L’influenza intellettuale che la Francia e il suo sistema politico e istituzionale hanno esercitato sul diritto costituzionale europeo è straordinariamente forte e persistente. Il volume analizza i diversi aspetti del sistema francese, ricostruendone l’evoluzione e inquadrandolo nel complessivo sviluppo del costituzionalismo europeo. Dopo una breve sintesi della ricca e complessa storia costituzionale del paese, l’autore affronta i singoli aspetti che ne caratterizzano la peculiare forma di governo. Sono poi descritti i rapporti tra centro e periferia e le ragioni del ritardo nel processo di regionalizzazione rispetto alla maggior parte dei paesi europei. Sono poi trattati altri temi quali le fonti del diritto, i diritti fondamentali e il sistema delle garanzie giurisdizionali. Ma emergono anche i motivi che fanno della Francia una "eccezione costituzionale" sotto molteplici aspetti: la sua inclassificabile forma di governo, la sua ostilità allo sviluppo di autonomie politiche territoriali, la tardiva e a lungo negletta introduzione di un giudizio di legittimità costituzionale delle leggi.