Author: | Grazia Deledda | ISBN: | 9788894229264 |
Publisher: | KKIEN Publ. Int. | Publication: | January 13, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Grazia Deledda |
ISBN: | 9788894229264 |
Publisher: | KKIEN Publ. Int. |
Publication: | January 13, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Autentico capolavoro
Ci sono libri che portano con sé, anche a distanza di anni, sapori, odori e suoni di una terra. Altri riescono a testimoniare anche le psicologie complesse degli abitanti di quella terra, e in questo sfibrano il limite spaziotemporale per rasentare l'atemporalità del mito. Così è toccato a Elias Portolu, uno dei romanzi-capolavoro che ha consacrato Grazia Deledda al grande pubblico.
Si parte da una storia, di per sé, esile: il protagonista che dà il titolo al romanzo rientra al suo paese nel nuorese, dopo un periodo in prigione; qui, la calma tanto agognata è sovvertita bruscamente dalla conoscenza di Maddalena, promessa sposa del fratello Pietro. Nonostante le tante ritrosie e i consigli dei saggi zio Martinu e del prete Porcheddu, tra Elias e Maddalena scoppia l'amore, vissuto in pagine di travolgente passione. I sensi di colpa e il timore di provocare lo scandalo portano Elias a sacrificare il proprio futuro con Maddalena e a pensare al sacerdozio, unica via di fuga a un sentimento sì forte quanto insostenibile. La notizia della gravidanza di Maddalena non basta a fermare Elias, per quanto l'uomo sia roso dai dubbi. Varie complicazioni conducono poi a un finale amaro, disperato e senza scampo per il protagonista.
L’autrice conduce la storia attraverso l’apparenza di dicotomie evidenti e nette, ma è ad una lettura attenta che si nota la profondità dei personaggi che “parlano” con il lettore all'interno di monologhi interiori e dei loro pensieri, offerti continuamente in presa-diretta. Elias, il cui ritorno è salutato con fierezza dalla famiglia, porta con l'esperienza della prigione, una tristezza che i familiari difficilmente sanno interpretare. La sua commozione per la tanca e per l'ovile, per le pianure e per la sua Sardegna, è accantonata dalla passione bruciante e immediata per Maddalena.
Per i grigioscuri e per l'alterità del mondo narrato, Elias Portolu è un classico novecentesco da riscoprire in questi anni. Al profumo di erbe selvatiche sarde, fa da contraltare Elias, personaggio scisso e “spezzato” che sa tanto di contemporaneità.
Autentico capolavoro
Ci sono libri che portano con sé, anche a distanza di anni, sapori, odori e suoni di una terra. Altri riescono a testimoniare anche le psicologie complesse degli abitanti di quella terra, e in questo sfibrano il limite spaziotemporale per rasentare l'atemporalità del mito. Così è toccato a Elias Portolu, uno dei romanzi-capolavoro che ha consacrato Grazia Deledda al grande pubblico.
Si parte da una storia, di per sé, esile: il protagonista che dà il titolo al romanzo rientra al suo paese nel nuorese, dopo un periodo in prigione; qui, la calma tanto agognata è sovvertita bruscamente dalla conoscenza di Maddalena, promessa sposa del fratello Pietro. Nonostante le tante ritrosie e i consigli dei saggi zio Martinu e del prete Porcheddu, tra Elias e Maddalena scoppia l'amore, vissuto in pagine di travolgente passione. I sensi di colpa e il timore di provocare lo scandalo portano Elias a sacrificare il proprio futuro con Maddalena e a pensare al sacerdozio, unica via di fuga a un sentimento sì forte quanto insostenibile. La notizia della gravidanza di Maddalena non basta a fermare Elias, per quanto l'uomo sia roso dai dubbi. Varie complicazioni conducono poi a un finale amaro, disperato e senza scampo per il protagonista.
L’autrice conduce la storia attraverso l’apparenza di dicotomie evidenti e nette, ma è ad una lettura attenta che si nota la profondità dei personaggi che “parlano” con il lettore all'interno di monologhi interiori e dei loro pensieri, offerti continuamente in presa-diretta. Elias, il cui ritorno è salutato con fierezza dalla famiglia, porta con l'esperienza della prigione, una tristezza che i familiari difficilmente sanno interpretare. La sua commozione per la tanca e per l'ovile, per le pianure e per la sua Sardegna, è accantonata dalla passione bruciante e immediata per Maddalena.
Per i grigioscuri e per l'alterità del mondo narrato, Elias Portolu è un classico novecentesco da riscoprire in questi anni. Al profumo di erbe selvatiche sarde, fa da contraltare Elias, personaggio scisso e “spezzato” che sa tanto di contemporaneità.