Author: | Francesco Permunian | ISBN: | 9788881036929 |
Publisher: | Diabasis | Publication: | March 3, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Francesco Permunian |
ISBN: | 9788881036929 |
Publisher: | Diabasis |
Publication: | March 3, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Un libro zibaldone di materiali narrativi da officina letteraria personale che trasfigurano in amari o irridenti sguardi sul mondo, sul tempo che l’autore vive, sulla repubblica delle lettere, un Journal stralunato che è insieme letteratura morale, diario, estensione di abbozzi narrativi. “Viaggiarono in silenzio per mare e per terra, quei due pazzi. Da Venezia fino a un porto della Dalmazia e da qui, noleggiata un’auto, abbandonarono la costa e si inoltrarono verso le montagne dell’interno. Solamente tra quelle contrade, in cui ritrovava lo spirito della sua selvaggia giovinezza…” “Fino a non molto tempo fa il passato m’inseguiva come una bestia famelica, popolando di schiamazzi il silenzio dei miei giorni, il deserto delle mie notti. Adesso però quella corsa sembra finita. Ora la grande nostalgia che una volta nutrivo per il paese, per la mia gente, purtroppo si va svaporando. Anche i ricordi del Polesine si stanno infeltrendo , ricoprendosi di muffa e di ragnatele, al punto che la memoria di quel tempo non mi emoziona più, non ho più rimpianti”.
Un libro zibaldone di materiali narrativi da officina letteraria personale che trasfigurano in amari o irridenti sguardi sul mondo, sul tempo che l’autore vive, sulla repubblica delle lettere, un Journal stralunato che è insieme letteratura morale, diario, estensione di abbozzi narrativi. “Viaggiarono in silenzio per mare e per terra, quei due pazzi. Da Venezia fino a un porto della Dalmazia e da qui, noleggiata un’auto, abbandonarono la costa e si inoltrarono verso le montagne dell’interno. Solamente tra quelle contrade, in cui ritrovava lo spirito della sua selvaggia giovinezza…” “Fino a non molto tempo fa il passato m’inseguiva come una bestia famelica, popolando di schiamazzi il silenzio dei miei giorni, il deserto delle mie notti. Adesso però quella corsa sembra finita. Ora la grande nostalgia che una volta nutrivo per il paese, per la mia gente, purtroppo si va svaporando. Anche i ricordi del Polesine si stanno infeltrendo , ricoprendosi di muffa e di ragnatele, al punto che la memoria di quel tempo non mi emoziona più, non ho più rimpianti”.