Author: | Ilaria Dioli Giuseppe Gambazza Daniela Morsia | ISBN: | 9788881038886 |
Publisher: | Diabasis | Publication: | August 10, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Ilaria Dioli Giuseppe Gambazza Daniela Morsia |
ISBN: | 9788881038886 |
Publisher: | Diabasis |
Publication: | August 10, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
In occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, il volume propone il ritratto di un imprenditore agrario scrupoloso, attento a quelle innovazioni che, negli ultimi decenni dell’Ottocento, stavano gradualmente cambiando il volto dell’agricoltura italiana. I tre studi ricompongono il percorso di ascesa sociale e patrimoniale del Maestro che, grazie ai proventi delle sue opere, riuscì ad acquistare una vasta rete di possedimenti distesi tra il Po, l’Arda e l’Ongina. Di queste “terre verdiane”, in cui la memoria di Giuseppe Verdi si è conservata più vivida e verso cui il Maestro mostrò un acceso senso di appartenenza, si mettono a fuoco i caratteri sociali e antropici, con particolare riguardo alle tipologie di insediamento rurale. È ricostruito, principalmente attraverso la disamina della vasta produzione epistolare, l’humus culturale e agronomico nel quale Verdi maturò la propria attività agraria, un tessuto fatto di visite a mercati e fiere delle zona, letture di testi divulgativi, contatti e scambi di esperienze con altri proprietari della zona. Infine viene approfondito il rapporto del Maestro con i prodotti delle sue terre. Verdi, che fu un produttore-consumatore responsabile, riuscì a trasferire la cura del dettaglio, la raffinatezza e la genuinità non solo nelle opere musicali, ma anche nelle abitudini alimentari.
In occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, il volume propone il ritratto di un imprenditore agrario scrupoloso, attento a quelle innovazioni che, negli ultimi decenni dell’Ottocento, stavano gradualmente cambiando il volto dell’agricoltura italiana. I tre studi ricompongono il percorso di ascesa sociale e patrimoniale del Maestro che, grazie ai proventi delle sue opere, riuscì ad acquistare una vasta rete di possedimenti distesi tra il Po, l’Arda e l’Ongina. Di queste “terre verdiane”, in cui la memoria di Giuseppe Verdi si è conservata più vivida e verso cui il Maestro mostrò un acceso senso di appartenenza, si mettono a fuoco i caratteri sociali e antropici, con particolare riguardo alle tipologie di insediamento rurale. È ricostruito, principalmente attraverso la disamina della vasta produzione epistolare, l’humus culturale e agronomico nel quale Verdi maturò la propria attività agraria, un tessuto fatto di visite a mercati e fiere delle zona, letture di testi divulgativi, contatti e scambi di esperienze con altri proprietari della zona. Infine viene approfondito il rapporto del Maestro con i prodotti delle sue terre. Verdi, che fu un produttore-consumatore responsabile, riuscì a trasferire la cura del dettaglio, la raffinatezza e la genuinità non solo nelle opere musicali, ma anche nelle abitudini alimentari.