Author: | Rodolfo Pardi, Evelyne Nicod | ISBN: | 1230000095821 |
Publisher: | Gatteria | Publication: | December 30, 2012 |
Imprint: | Gatteria | Language: | Italian |
Author: | Rodolfo Pardi, Evelyne Nicod |
ISBN: | 1230000095821 |
Publisher: | Gatteria |
Publication: | December 30, 2012 |
Imprint: | Gatteria |
Language: | Italian |
Una premessa: questo libro è un po' più complesso rispetto agli altri della serie, la sua utilità consiste nel farvi creare un vostro repertorio. E' mirato a giocatori fino alla 2N, tuttavia anche i più esperti potranno trarne giovamento. In caso di difficoltà abbiamo provveduto nelle appendici a una tabella in formato immagine, vi servirà da esempio.
Nonostante sia stato riempito di schemi, necessita di una buona capacità di visualizzazione affinchè basti l'eReader senza l'impiego a fianco di una scacchiera reale, o di Fritz e simili.
L'universo scacchistico comprende in questo momento almeno 500 Gbytes di libri in formato PDF o djvu, di innumerevoli fortissimi programmi di gioco, di centinaia di filmati di istruzione, degli stessi libri di cui sopra in formato Chessbase, un mare nel quale il giocatore che voglia istruirsi può perdersi. Una vasta scelta di libri sulle aperture, propongono ognuno qualche centinaia di sequenze, e alla fine della lettura forse ne ricorderete le tre o quattro che hanno colpito la vostra immaginazione; e durante la partita ricorderete che in posizione analoga esiste una sequenza vincente, ma non la ricordate. Come entrando in un grande museo, alla fine della visita avrete la mente confusa, e forse ricorderete due o tre capolavori.
Vi sarà stato detto spesso, che non dovete imparare a memoria le aperture, ma dovete ragionare. Applicando alla lettera questo consiglio, e quindi cercando di ricostruire la teoria di un'apertura durante un torneo, vi potrà succedere di impiegare 20 minuti per le prime tre mosse, come mi capita quando l'avversario si trova davanti una variante della sua apertura che non ha mai visto e che lo sorprende (mi succede col Gambetto di Budapest e col gambetto Islandese).
Gli occhi mi sono stati aperti da Giddings (vedi Bibliografia), che racconta come quando cominciò a prendere lezioni a Mosca, la prima cosa che l'istruttore gli chiese fu di descrivergli il repertorio d'apertura completo, compreso le linee che giocava col nero in ogni linea principale di difesa. Alla risposta che improvvisava durante la partita, l'istruttore incredulo affermò che qualsiasi ragazzino ne sapeva più di lui.
In seguito trovai in una paginetta di Partos, un esempio di repertorio fino alla terza mossa di 7 aperture con e4. Il procedimento che suggerisce, è ad esempio di scegliere per ciascuna risposta nera a 1.e4, la seconda mossa e così via. E di completarlo in seguito secondo lo stile del giocatore.
Il mio primo tentativo è riportato nell'immagine di copertina, poi ho utilizzato Fritz per dare una forma allo studio di un repertorio: quello che suggerisco in questo manuale, rappresenta una scelta di 4 aperture non troppo difficili, che evitano lo studio di immense varianti. Sono: Ponziani (consiglio questa per cominciare, molto lineare), Scandinava, Gambetto Morra, Gambetto di Budapest.
E benchè esistano molti libri dal titolo "repertorio per ... ", sono a tutti gli effetti raccolte di aperture commentate. In questo manuale ho seguito le idee precedenti, per realizzare un repertorio completo con il bianco e con il nero, limitandolo a un numero di mosse (5) che possano essere ricordate, oltre che ad essere comprese. E possibilmente visualizzate senza l'impiego di una scacchiera.
Avere un repertorio decente di aperture non è una garanzia di successo, tuttavia rappresenta un buon passo verso la direzione giusta. Tenete presente che un maestro vi fa magari le prime 15 mosse automaticamente.
Per facilitare la consultazione, la notazione è algebrica con figurine, uno dei pochi in formato ebook.
Buona lettura e buone partite.
Rodolfo Pardi, Istruttore FSI
Una premessa: questo libro è un po' più complesso rispetto agli altri della serie, la sua utilità consiste nel farvi creare un vostro repertorio. E' mirato a giocatori fino alla 2N, tuttavia anche i più esperti potranno trarne giovamento. In caso di difficoltà abbiamo provveduto nelle appendici a una tabella in formato immagine, vi servirà da esempio.
Nonostante sia stato riempito di schemi, necessita di una buona capacità di visualizzazione affinchè basti l'eReader senza l'impiego a fianco di una scacchiera reale, o di Fritz e simili.
L'universo scacchistico comprende in questo momento almeno 500 Gbytes di libri in formato PDF o djvu, di innumerevoli fortissimi programmi di gioco, di centinaia di filmati di istruzione, degli stessi libri di cui sopra in formato Chessbase, un mare nel quale il giocatore che voglia istruirsi può perdersi. Una vasta scelta di libri sulle aperture, propongono ognuno qualche centinaia di sequenze, e alla fine della lettura forse ne ricorderete le tre o quattro che hanno colpito la vostra immaginazione; e durante la partita ricorderete che in posizione analoga esiste una sequenza vincente, ma non la ricordate. Come entrando in un grande museo, alla fine della visita avrete la mente confusa, e forse ricorderete due o tre capolavori.
Vi sarà stato detto spesso, che non dovete imparare a memoria le aperture, ma dovete ragionare. Applicando alla lettera questo consiglio, e quindi cercando di ricostruire la teoria di un'apertura durante un torneo, vi potrà succedere di impiegare 20 minuti per le prime tre mosse, come mi capita quando l'avversario si trova davanti una variante della sua apertura che non ha mai visto e che lo sorprende (mi succede col Gambetto di Budapest e col gambetto Islandese).
Gli occhi mi sono stati aperti da Giddings (vedi Bibliografia), che racconta come quando cominciò a prendere lezioni a Mosca, la prima cosa che l'istruttore gli chiese fu di descrivergli il repertorio d'apertura completo, compreso le linee che giocava col nero in ogni linea principale di difesa. Alla risposta che improvvisava durante la partita, l'istruttore incredulo affermò che qualsiasi ragazzino ne sapeva più di lui.
In seguito trovai in una paginetta di Partos, un esempio di repertorio fino alla terza mossa di 7 aperture con e4. Il procedimento che suggerisce, è ad esempio di scegliere per ciascuna risposta nera a 1.e4, la seconda mossa e così via. E di completarlo in seguito secondo lo stile del giocatore.
Il mio primo tentativo è riportato nell'immagine di copertina, poi ho utilizzato Fritz per dare una forma allo studio di un repertorio: quello che suggerisco in questo manuale, rappresenta una scelta di 4 aperture non troppo difficili, che evitano lo studio di immense varianti. Sono: Ponziani (consiglio questa per cominciare, molto lineare), Scandinava, Gambetto Morra, Gambetto di Budapest.
E benchè esistano molti libri dal titolo "repertorio per ... ", sono a tutti gli effetti raccolte di aperture commentate. In questo manuale ho seguito le idee precedenti, per realizzare un repertorio completo con il bianco e con il nero, limitandolo a un numero di mosse (5) che possano essere ricordate, oltre che ad essere comprese. E possibilmente visualizzate senza l'impiego di una scacchiera.
Avere un repertorio decente di aperture non è una garanzia di successo, tuttavia rappresenta un buon passo verso la direzione giusta. Tenete presente che un maestro vi fa magari le prime 15 mosse automaticamente.
Per facilitare la consultazione, la notazione è algebrica con figurine, uno dei pochi in formato ebook.
Buona lettura e buone partite.
Rodolfo Pardi, Istruttore FSI