Possiamo cambiare la situazione di crisi politica, economica e morale, che investe soprattutto i giovani e le famiglie? Don Luigi Ciotti, don Antonio Mazzi e don Antonio Sciortino, da sempre in prima linea nella denuncia e nella proposta dicono: “Sì, se cambiamo prima noi”. Cambiare noi è un progetto che coinvolge tre importanti personalità del mondo ecclesiale, unite dalla capacità di rivolgersi anche al pubblico laico grazie all’autorevolezza che viene loro riconosciuta. Ciascun autore firma un saggio che affronta problemi sociali e politici di oggi, in una prospettiva al tempo stesso critica e costruttiva. «Sarebbe un errore pensare che per uscire dalla crisi bastino contromisure economiche. È certo necessario accorciare le distanze tra il mondo della ricchezza e il mondo sempre più vasto della povertà, ma la crisi ci chiede altro: ci chiede di ripensare e ricostruire le basi stesse della nostra convivenza, le ragioni del nostro stare insieme, del nostro riconoscerci come comunità, come società». (Luigi Ciotti) «Il vero guaio dei nostri giovani siamo noi adulti, che non siamo mai diventati adulti. Tutti i titoli che vergognosamente diamo ai nostri figli andrebbero appiccicati a noi: bamboccioni, sfigati, choosy, monotoni, e pure cicciobelli». (Antonio Mazzi) «È vero che la famiglia, oggi, ha tanti problemi, ma va detto con estrema chiarezza che non è il problema del Paese. Mettendo in atto una rivoluzione copernicana, bisogna cominciare a considerarla come una risorsa, anzi la principale risorsa del Paese, su cui investire se l’Italia vuole uscire dal tunnel della povertà e della recessione». (Antonio Sciortino)
Possiamo cambiare la situazione di crisi politica, economica e morale, che investe soprattutto i giovani e le famiglie? Don Luigi Ciotti, don Antonio Mazzi e don Antonio Sciortino, da sempre in prima linea nella denuncia e nella proposta dicono: “Sì, se cambiamo prima noi”. Cambiare noi è un progetto che coinvolge tre importanti personalità del mondo ecclesiale, unite dalla capacità di rivolgersi anche al pubblico laico grazie all’autorevolezza che viene loro riconosciuta. Ciascun autore firma un saggio che affronta problemi sociali e politici di oggi, in una prospettiva al tempo stesso critica e costruttiva. «Sarebbe un errore pensare che per uscire dalla crisi bastino contromisure economiche. È certo necessario accorciare le distanze tra il mondo della ricchezza e il mondo sempre più vasto della povertà, ma la crisi ci chiede altro: ci chiede di ripensare e ricostruire le basi stesse della nostra convivenza, le ragioni del nostro stare insieme, del nostro riconoscerci come comunità, come società». (Luigi Ciotti) «Il vero guaio dei nostri giovani siamo noi adulti, che non siamo mai diventati adulti. Tutti i titoli che vergognosamente diamo ai nostri figli andrebbero appiccicati a noi: bamboccioni, sfigati, choosy, monotoni, e pure cicciobelli». (Antonio Mazzi) «È vero che la famiglia, oggi, ha tanti problemi, ma va detto con estrema chiarezza che non è il problema del Paese. Mettendo in atto una rivoluzione copernicana, bisogna cominciare a considerarla come una risorsa, anzi la principale risorsa del Paese, su cui investire se l’Italia vuole uscire dal tunnel della povertà e della recessione». (Antonio Sciortino)