Author: | Giuseppe Berta | ISBN: | 9788858101247 |
Publisher: | Editori Laterza | Publication: | May 18, 2012 |
Imprint: | Editori Laterza | Language: | Italian |
Author: | Giuseppe Berta |
ISBN: | 9788858101247 |
Publisher: | Editori Laterza |
Publication: | May 18, 2012 |
Imprint: | Editori Laterza |
Language: | Italian |
Pur con qualche intoppo e sotto una pioggia torrenziale, quello dellapertura dellEsposizione internazionale è un giorno di festa: alla presenza del re, della regina e di ministri e capi di stato di molti paesi, i visitatori possono finalmente accedere allarea di 980.000 metri quadrati fra la Piazza dArmi e il Parco Sempione, collegati da una ferrovia elettrica sopraelevata, ed entrare negli oltre 200 edifici e padiglioni.Celebrata dalla stampa dellepoca come «uno di quei miracoli di volontà che tornano ad onore della capitale lombarda e di tutta lItalia», lEsposizione del 1906, da un lato, rappresenta lesaltazione della modernità e, dallaltro, esprime e dà forma alla volontà di Milano di proporsi come capitale economica (e dunque, in un certo senso, anche come capitale morale) dItalia, mostrando le sue capacità imprenditoriali, produttive, commerciali e organizzative. Milano e la Lombardia sono del resto già allinizio del Novecento il fulcro economico del Paese, la parte dItalia più pienamente integrata nella cornice europea, e lEsposizione del 1906 vuol essere limmagine visibile di questa realtà.Accanto alla celebrazione della borghesia lombarda e del suo saper fare compare per la prima volta anche il lavoro organizzato. Con una significativa scelta dei tempi, è proprio nei mesi dellEsposizione, visitata da rappresentanze operaie organizzate, che viene fondata a Milano la Confederazione generale del lavoro.
Pur con qualche intoppo e sotto una pioggia torrenziale, quello dellapertura dellEsposizione internazionale è un giorno di festa: alla presenza del re, della regina e di ministri e capi di stato di molti paesi, i visitatori possono finalmente accedere allarea di 980.000 metri quadrati fra la Piazza dArmi e il Parco Sempione, collegati da una ferrovia elettrica sopraelevata, ed entrare negli oltre 200 edifici e padiglioni.Celebrata dalla stampa dellepoca come «uno di quei miracoli di volontà che tornano ad onore della capitale lombarda e di tutta lItalia», lEsposizione del 1906, da un lato, rappresenta lesaltazione della modernità e, dallaltro, esprime e dà forma alla volontà di Milano di proporsi come capitale economica (e dunque, in un certo senso, anche come capitale morale) dItalia, mostrando le sue capacità imprenditoriali, produttive, commerciali e organizzative. Milano e la Lombardia sono del resto già allinizio del Novecento il fulcro economico del Paese, la parte dItalia più pienamente integrata nella cornice europea, e lEsposizione del 1906 vuol essere limmagine visibile di questa realtà.Accanto alla celebrazione della borghesia lombarda e del suo saper fare compare per la prima volta anche il lavoro organizzato. Con una significativa scelta dei tempi, è proprio nei mesi dellEsposizione, visitata da rappresentanze operaie organizzate, che viene fondata a Milano la Confederazione generale del lavoro.