Author: | Sandra Ludovici | ISBN: | 9788859121619 |
Publisher: | Aletti Editore | Publication: | January 23, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Sandra Ludovici |
ISBN: | 9788859121619 |
Publisher: | Aletti Editore |
Publication: | January 23, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Il tempo è il tiranno geloso di uno spazio d’eternità dove i rintocchi della vita accompagnano il senso di ogni inizio e di ogni fine. Così, il primo vagito si carica di odori, sapori, colori veicolando l’emozione delle luci pure e pulite che trasudano dai soffi leggeri del magico futuro. Dopo, la vitalità delle passioni brucia e consuma le intime energie, senza rimpianti né mugugni, in un crescendo di gioia per costruire, per rafforzare il significato della presenza nel coacervo dell’esistenza. Piano piano, la nostalgia sussurrata vela gli accecanti bagliori, lo sguardo acquietato mira attorno le tonalità sfumate della linfa non più gagliarda, la commozione dei sogni evaporati tra le speranze e le promesse solo pennellate. E giungono il gelo dei ricordi, da cui non si può e non si deve fuggire, l’uragano il cui occhio triste non è più acuto e sapiente, il tempo della rigidità e della fatica del corso delle cose che lentamente si spegne. È inverno, ormai.
Il tempo è il tiranno geloso di uno spazio d’eternità dove i rintocchi della vita accompagnano il senso di ogni inizio e di ogni fine. Così, il primo vagito si carica di odori, sapori, colori veicolando l’emozione delle luci pure e pulite che trasudano dai soffi leggeri del magico futuro. Dopo, la vitalità delle passioni brucia e consuma le intime energie, senza rimpianti né mugugni, in un crescendo di gioia per costruire, per rafforzare il significato della presenza nel coacervo dell’esistenza. Piano piano, la nostalgia sussurrata vela gli accecanti bagliori, lo sguardo acquietato mira attorno le tonalità sfumate della linfa non più gagliarda, la commozione dei sogni evaporati tra le speranze e le promesse solo pennellate. E giungono il gelo dei ricordi, da cui non si può e non si deve fuggire, l’uragano il cui occhio triste non è più acuto e sapiente, il tempo della rigidità e della fatica del corso delle cose che lentamente si spegne. È inverno, ormai.