Author: | Diego Manna, Michele Zazzara | ISBN: | 1230000238148 |
Publisher: | Bora.La | Publication: | May 10, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Diego Manna, Michele Zazzara |
ISBN: | 1230000238148 |
Publisher: | Bora.La |
Publication: | May 10, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Scritto interamente in dialetto triestino, il libro è diviso in due sezioni che si alternano e si fondono tra loro.
La prima racconta il viaggio in bicicletta di cinque ragazzi triestini, tra cui gli autori stessi, da Trieste a Budapest, sette giorni per 650 chilometri totali, tra cani inseguitori e tentativi di corruzione del capotreno durante il viaggio di ritorno.
La seconda sezione racconta le maldobrie di Ucio e Ciano, due anziani triestini in osmiza, che, ispirati dalle disavventure dei ciclisti, si racconteranno alcune storielle divertenti. Tra queste, gare di rutti tra gabbiani e fatali scontri con la bora.
Questa doppia linea di narrazione, bici e osmiza, permette al libro di presentare due tipi di dialetto, uno “più giovane”, usato nel ciclodiario in prima persona, e uno più “anziano”, usato nel raccontare gli aneddoti di Ucio e Ciano in forma di dialogo. Uno degli obbiettivi del libro è infatti quello di voler illustrare l'evoluzione del dialetto triestino tra le diverse fasce di età della popolazione.
Scritto interamente in dialetto triestino, il libro è diviso in due sezioni che si alternano e si fondono tra loro.
La prima racconta il viaggio in bicicletta di cinque ragazzi triestini, tra cui gli autori stessi, da Trieste a Budapest, sette giorni per 650 chilometri totali, tra cani inseguitori e tentativi di corruzione del capotreno durante il viaggio di ritorno.
La seconda sezione racconta le maldobrie di Ucio e Ciano, due anziani triestini in osmiza, che, ispirati dalle disavventure dei ciclisti, si racconteranno alcune storielle divertenti. Tra queste, gare di rutti tra gabbiani e fatali scontri con la bora.
Questa doppia linea di narrazione, bici e osmiza, permette al libro di presentare due tipi di dialetto, uno “più giovane”, usato nel ciclodiario in prima persona, e uno più “anziano”, usato nel raccontare gli aneddoti di Ucio e Ciano in forma di dialogo. Uno degli obbiettivi del libro è infatti quello di voler illustrare l'evoluzione del dialetto triestino tra le diverse fasce di età della popolazione.