TUTTI I COLORI DELL’ENTANGLEMENT. Dal mito della caverna all’universo olografico. Itinerario logico tra apparenza e realtà, strane coincidenze, sincronicità, non-località quantistica

Nonfiction, Religion & Spirituality, Philosophy, Epistemology, Science & Nature, Science, Physics, Quantum Theory
Cover of the book TUTTI I COLORI DELL’ENTANGLEMENT. Dal mito della caverna all’universo olografico. Itinerario logico tra apparenza e realtà, strane coincidenze, sincronicità, non-località quantistica by Bruno Del Medico, PensareDiverso
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Author: Bruno Del Medico ISBN: 1230003062791
Publisher: PensareDiverso Publication: February 3, 2019
Imprint: Language: Italian
Author: Bruno Del Medico
ISBN: 1230003062791
Publisher: PensareDiverso
Publication: February 3, 2019
Imprint:
Language: Italian

Pagine 354. 58 illustrazioni b/n

Il libro si divide in tre parti. Nella prima (Le intuizioni) tratta le ipotesi più rilevanti sulla realtà illusoria del mondo percepibile e sull’esistenza di un livello di coscienza trascendente la materia, dal Mito della caverna di Platone alla Teoria immaterialistica di Berkeley, alla Psicologia della forma e fino all’Inconscio collettivo di Carl Jung, soffermandosi particolarmente sulla sua Teoria della Sincronicità. Nella seconda parte (Le conferme) descrive in modo elementare ma dettagliato il cammino della fisica quantistica, dall’esperimento della doppia fenditura di Thomas Young fino ai fenomeni della Sovrapposizione degli stati e della Correlazione quantistica, chiavi privilegiate per la comprensione dell’Entanglement. La terza parte (Le prospettive) descrive le teorie elaborate da David Bohm sul potenziale quantico e sull’universo implicato e quella, condivisa con Karl Pribram, sulla visione olografica del cosmo. Il tutto viene illustrato con assoluta semplicità, senza l’uso di formule matematiche e con l’aiuto di molte illustrazioni.

Fin dalle sue origini l’uomo si è posto il problema di indagare l’origine e la composizione delle cose, per scoprirne il funzionamento e l’intima finalità. Il metodo universalmente usato è quello di scomporre gli oggetti in parti sempre più piccole, analizzandole poi con ogni metodo possibile, dall’indagine visiva alle reazioni chimiche. Ciò accade ancora oggi. Lo scienziato che voglia, per esempio, scoprire come è fatto un cubetto di granito, lo frantuma in parti sempre più piccole fino a divederlo nei singoli atomi. Se però, una volta raggiunto il livello atomico, volesse indagare oltre scendendo al livello delle singole particelle subatomiche, avrebbe la sorpresa di vedere il cubetto di granito comportarsi come un cubetto di ghiaccio: osserverebbe la materia liquefarsi, evaporare, scomparire tra le sue dita trasformandosi in energia vibrante, e le singole particelle mutarsi in onde fluttuanti senza più nessuna corporeità.

A livello subatomico, la materia non è più materia, diventa un’altra cosa; le particelle ci ingannano mostrandosi come corpuscoli se le osserviamo, e comportandosi come onde quando non sono osservate. Gli atomi sono fatti praticamente di vuoto, e ciò che all’apparenza, al nostro livello sensibile, ci sembra di poter toccare, pesare, manipolare, nella sua composizione più intima diventa increspatura del vuoto, energia, informazione, onda o vibrazione, tutto ma non più materia.

A questo punto, non possiamo più parlare di una unica realtà: a seconda dei livelli di osservazione, dall’estremamente piccolo all’infinitamente grande, esistono più livelli, tutti diversi ma tutti assolutamente veri. O forse esistono molti aspetti di una verità superiore, ancora sconosciuta. Tutte le filosofie e le religioni hanno sempre ipotizzato e proclamato una “zona dello spirito” trascendente la materia; nessuno, però, è mai riuscito a fornire le prove della sua esistenza.

Oggi la fisica quantistica, dopo le sperimentazioni effettuate con successo a conferma del fenomeno dell’entanglement, sta spalancando una enorme finestra su orizzonti che mai, fino al secolo scorso, si sarebbero potuti immaginare. Finalmente sappiamo che esistono livelli di realtà non più soggetti alle costrizioni della fisica newtoniana, livelli in cui energia e informazione prendono il sopravvento escludendo la materia. Si tratta del livello non locale, l’universo implicito o anche l’universo olografico di David Bohm e Karl Pribram. A questo livello una Intelligenza universale pare interagire con l’umanità. Lo fa anche attraverso le sincronicità teorizzate da Carl Jung, e ci guida in un progetto evolutivo culturale di cui stiamo appena prendendo consapevolezza.

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Pagine 354. 58 illustrazioni b/n

Il libro si divide in tre parti. Nella prima (Le intuizioni) tratta le ipotesi più rilevanti sulla realtà illusoria del mondo percepibile e sull’esistenza di un livello di coscienza trascendente la materia, dal Mito della caverna di Platone alla Teoria immaterialistica di Berkeley, alla Psicologia della forma e fino all’Inconscio collettivo di Carl Jung, soffermandosi particolarmente sulla sua Teoria della Sincronicità. Nella seconda parte (Le conferme) descrive in modo elementare ma dettagliato il cammino della fisica quantistica, dall’esperimento della doppia fenditura di Thomas Young fino ai fenomeni della Sovrapposizione degli stati e della Correlazione quantistica, chiavi privilegiate per la comprensione dell’Entanglement. La terza parte (Le prospettive) descrive le teorie elaborate da David Bohm sul potenziale quantico e sull’universo implicato e quella, condivisa con Karl Pribram, sulla visione olografica del cosmo. Il tutto viene illustrato con assoluta semplicità, senza l’uso di formule matematiche e con l’aiuto di molte illustrazioni.

Fin dalle sue origini l’uomo si è posto il problema di indagare l’origine e la composizione delle cose, per scoprirne il funzionamento e l’intima finalità. Il metodo universalmente usato è quello di scomporre gli oggetti in parti sempre più piccole, analizzandole poi con ogni metodo possibile, dall’indagine visiva alle reazioni chimiche. Ciò accade ancora oggi. Lo scienziato che voglia, per esempio, scoprire come è fatto un cubetto di granito, lo frantuma in parti sempre più piccole fino a divederlo nei singoli atomi. Se però, una volta raggiunto il livello atomico, volesse indagare oltre scendendo al livello delle singole particelle subatomiche, avrebbe la sorpresa di vedere il cubetto di granito comportarsi come un cubetto di ghiaccio: osserverebbe la materia liquefarsi, evaporare, scomparire tra le sue dita trasformandosi in energia vibrante, e le singole particelle mutarsi in onde fluttuanti senza più nessuna corporeità.

A livello subatomico, la materia non è più materia, diventa un’altra cosa; le particelle ci ingannano mostrandosi come corpuscoli se le osserviamo, e comportandosi come onde quando non sono osservate. Gli atomi sono fatti praticamente di vuoto, e ciò che all’apparenza, al nostro livello sensibile, ci sembra di poter toccare, pesare, manipolare, nella sua composizione più intima diventa increspatura del vuoto, energia, informazione, onda o vibrazione, tutto ma non più materia.

A questo punto, non possiamo più parlare di una unica realtà: a seconda dei livelli di osservazione, dall’estremamente piccolo all’infinitamente grande, esistono più livelli, tutti diversi ma tutti assolutamente veri. O forse esistono molti aspetti di una verità superiore, ancora sconosciuta. Tutte le filosofie e le religioni hanno sempre ipotizzato e proclamato una “zona dello spirito” trascendente la materia; nessuno, però, è mai riuscito a fornire le prove della sua esistenza.

Oggi la fisica quantistica, dopo le sperimentazioni effettuate con successo a conferma del fenomeno dell’entanglement, sta spalancando una enorme finestra su orizzonti che mai, fino al secolo scorso, si sarebbero potuti immaginare. Finalmente sappiamo che esistono livelli di realtà non più soggetti alle costrizioni della fisica newtoniana, livelli in cui energia e informazione prendono il sopravvento escludendo la materia. Si tratta del livello non locale, l’universo implicito o anche l’universo olografico di David Bohm e Karl Pribram. A questo livello una Intelligenza universale pare interagire con l’umanità. Lo fa anche attraverso le sincronicità teorizzate da Carl Jung, e ci guida in un progetto evolutivo culturale di cui stiamo appena prendendo consapevolezza.

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